PMA: la legge 40 ritorna sotto esame alla Corte Costituzionale
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Scritto da Maria Ida Longo     Giovedì 07 Ottobre 2010 15:09 Stampa
In Italia si torna a parlare della legge 40Torna alla Corte costituzionale la legge 40 sulla fecondazione assistita, dopo che due coniugi hanno presentato richiesta per l'eterologa , ovvero donazione di ovuli e seme da parte di terze persone, ancora vietata in Italia.

La coppia, ha problemi di infertilità legati alle patologie riscontrate nell'uomo da bambino che gli hanno causato la mancanza di spermatozoi nel liquido seminale: i due coniugi dopo essere stati in cura in Svizzera e in altri centri stranieri, senza alcun risultato, si sono rivolti all'Associazione Luca Coscioni con l'obiettivo di poter effettuare le cure in Italia.

 La legge 40 sotto il giudizio della Corte Costituzionale
La coppia, assistita dagli avvocati Filomena Gallo e Gianni Baldini, si è rivolta al Tribunale Civile di Firenze che ha sollevato il dubbio di costituzionalità sulla norma della legge sulla fecondazione artificiale.

Già due anni fa, sempre il Tribunale di Firenze si rivolse ai giudici costituzionali per eliminare l'obbligo di produzione di soli tre embrioni in ogni ciclo di fecondazione, l'obbligo del loro contemporaneo impianto, anche il divieto di congelamento degli embrioni non trasferiti.

Il ministro della Salute Ferruccio Fazio, attende fiducioso la risposta della Corte Costituzionale: Roccella invece è contrariato, in quanto dichiara che alcuni tribunali stanno tentando di far "smantellare" la legge 40.

Vincenzo Saraceni, Presidente Nazionale dell' l'Associazione Nazionale dei Medici Cattolici, interviene affermando che la fecondazione eterologa è una inaccettabile visione culturale perchè a sostegno del "figlio ad ogni costo".

Marino invece, dichiara che l'impostazione della legge 40 è sbagliata e che è stata approvata sei anni fa con motivazioni puramente ideologiche, senza tenere conto nè delle esigenze delle coppie con problemi di infertilità, nè della salute delle donne e ancora continua affermando che, la politica dovrebbe aprire gli occhi e le orecchie e accettare che esistono oggettivamente dei punti da ridiscutere, riaprire il dialogo sulla legge 40 non può essere un tabù, in quanto è un argomento in cui il progresso scientifico è rapido e in continua evoluzione.

Barbara Pollastrini del pd , invece ritiene che, sarebbe giusto tornare alla possibilità di avere anche nel nostro Paese norme più sagge delle attuali e vicine alle speranze di tante coppie che aspirano ad essere genitori.

Al contraio Buttiglione, Binetti e Giovanardi si dicono contrari alla modiica della legge che regola la PMA in Italia, in quanto la decisione è stata presa dal popolo nel referendum popolare del 2005 e che è sbagliato e pericoloso il tentativo di trasformare ogni desiderio in un diritto.

Intanto continua e si incrementa sempre più il "turismo della provetta", ricordiamo che, secondo la Società europea di Riproduzione umana ed Embriologia, riunita per il Forum europeo sulla salute di Gastein, sono ben 30 mila le coppie coinvolte ogni anno in questo turismo della provetta, di cui il 32% è rappresentato da italiani.

Fonte: ANSA
 

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