Arriva un nuovo screening per gli ovociti nella Fivet che è capace di esaminare l'intero corredo dei 23 cromosomi del globulo polare e di rilevare quindi una gamma più ampia di eventuali anomalie prima della fecondazione e del transfer dell'embrione.

Precisamente, si tratta di ibridazione genomica comparativa (Cgh) con microarray: lo studio è stato realizzato da una task force della Società europea di riproduzione umana ed embriologia (Eshre) ed ha coinvolto i team di ricerca di Bologna e Bonn.

I primi bambini nati da ovuli sottoposti a screening genetico completo sono stati due gemelline tedesche è un bimbo italiano: i bimbi sono sani e come spiega la dottoressa Cristina Magli, embriologa della Sismer (Società italiana studi di medicina della riproduzione) di Bologna, questo metodo può incrementare le nascite, in quanto nel gruppo di studio ci sono al momento altre donne in gravidanza.

Luca Gianaroli, presidente Eshre spiega che, questo progetto è molto importante in quanto le principali cause di fallimento delle Fivet sono proprio le anomalie genetiche: infatti su 3 embrioni trasferiti, 2 falliscono l'impianto, nella maggior parte dei casi è proprio a causa di queste anomalie.

Gli studiosi inoltre si ritengono soddisfatti in quanto lo studio ha già sollevato enorme interesse nella comunità scientifica e clinica e per il 2011 questo che per ora è solo no studio pilota, sarà espanso su larga scala.

Fonte: La Repubblica