Dal ministero il vademecum per le mense scolastiche
Bambini - Articoli
Scritto da Angela Messina     Lunedì 02 Agosto 2010 14:44 Stampa
mensa scolasticaArrivano dal Ministero della Salute le linee guida per l'alimentazione dei bimbi nelle mense scolastiche, che in Italia sono circa 1,5 milioni.

Bisogna mangiare – afferma il Ministro – tutti i giorni frutta, verdura, pasta e pane, a giorni alterni poi anche carne, pesce e legumi: questa sarà la nuova dieta stilata dal Ministero della Salute per tutti i bambini che ogni giorno mangiano alle mense scolastiche.
da settembre il ministero mette a dieta le mense scolastiche

Questo nuovo progetto ha l'obiettivo – dichiara il Ministro Fazio – di prevenire l'insorgente obesità infantile.

In questo modo infatti, mangiando cibi genuini, i bambini potranno crescere sani e forti.

Bisogna dunque eliminare gli alimenti dannosi per la crescita dei nostri bambini: solo in questo modo si potrà prevenire e combattere il problema dell'obesità.

I dati infatti sono allarmanti: circa il 12,3% dei ragazzini è obeso o comunque in sovrappeso, molti sono i pediatri infatti che consigliano ai genitori maggiore attenzione in cucina.

In particolare quando i ragazzi mangiano fuori casa, bisogna controllarli.

Sarebbe positivo infatti che i bambini evitassero di mangiare alimenti non sani come pizza, focaccia, patatine, coca cola, hot dog, merendine e tutti i cibi classici dei fast food.

Inoltre – aggiunge il Ministro Fazio – sono concessi i salumi ma solo due volte al mese.

 E una volta a settimana i bambini potranno scegliere tra pizza o lasagna.

Insomma una dieta ottima, in questo modo i genitori sapranno cosa i loro figli mangiano alle mense scolastiche.

Carlo Cannella, nutrizionista dell’Università La Sapienza di Roma e presidente dell’Inran, l’ente nazionale per la ricerca in materia di alimenti e nutrizione, commenta dicendo che la tabella parla del 35% di apporto calorico giornaliero da assicurare con il pranzo.

Considerando che si tende ad attribuire il 20% di ratio energetica alla colazione, percentuale fra l'altro molto difficile da raggiungere con la colazione italiana, il 100% giornaliero è ancora molto lontano.

Come spiega l’esperto, il pranzo dovrebbe apportare il 40-45% per cento del totale, altrimenti c'è il rischio che i bambini arrivino a casa affamati.

Quanto alla scelta dei cibi, Cannella è d’accordo ma crede che ci sia un'eccessiva demonizzazione dei salumi. Il prosciutto cotto e la mortadella sono tra i cibi che i bambini italiani gradiscono di più, e ai quali sono più affezionati.

Fonte: ANSA
 

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