Si chiama Smart Inclusion ed è un progetto bellissimo che potrebbe aprire le porte alla tecnologia in aiuto dei bimbi malati. Inaugurato presso il reparto pediatrico di oncoematologia dell'Istituto Giannina Gaslini di Genova, offre la possibilità ai bambini ricoverati di continuare a partecipare alla vita sociale mettendoli in contatto telematico con la scuola e la casa.

Inoltre attraverso questo progetto, i medici vedono ottimizzare la gestione dei dati clinici dei piccoli pazienti. Un'idea già attivata a Roma, Bologna, Padova e Firenze che ha permesso di non tagliare la comunicazione con l'esterno aggiungendo maggiore fruibilità dei servizi per il personale ospedaliero.

Comunicazione, tecnologia e sanità, alla base di nuove proposte anche al di fuori dell'Italia, dove ad esempio si possono mettere in contatto i piccoli paesi sperduti con i centri medici di alta qualità, in soccorso dei meno fortunati.

Come avviene il progetto Smart Inclusion? I letti die bambini ricoverati in lunga degenza sono dotati di un terminale touch screen che li mette in contatto con il mondo esterno: un modo per dialogare con il proprio istituto, così da non perdere l'anno scolastico ma anche di chattare con amici e parenti e di intrattenersi con cartoni animati, sport e film.

La stessa tecnologia viene poi utilizzata dai medici per accedere e aggiornare lo stato clinico del paziente.

Il tutto inaugurato in questi giorni grazie anche al sostegno del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione e al supporto tecnologico e finanziario di Telecom Italia.

Fonte: AGI