Mangiare cibo spazzatura riduce il Q.I. dei bambini
Bambini - Articoli
Scritto da Daniela Tombolelli     Martedì 08 Febbraio 2011 17:58 Stampa
Bambini che mangiano cibo spazzatura hanno un qi più basso dei coetanei che mangiano sanoSecondo uno studio britannico, mangiare troppi dolciumi, patatine fritte e cibi confezionati nei primi anni di vita, provoca danni permanenti alle capacità mentali. Mangiare abitualmente "junk food" (cibo spazzatura) riduce le capacità intellettive dei bambini in maniera permanente.

Oltre a provocare obesità e a creare dipendenza i cibi ricchi di grassi, conservanti, coloranti e zuccheri raffinati non apportano le adeguate sostanze nutritive in termini di vitamine, minerali, fibre e proteine nobili. I medici dell'Università di Bristol ritengono che proprio la carenza di queste sostanze fondamentali per la crescita psico-fisica dei bambini, sia la causa di un loro sviluppo intellettivo inferiore rispetto ai coetanei che si alimentano in maniera sana.

mangiare cibo spazzatura fa ottenere risultati più bassi ai test che misurano il Q.I. dei bambiniI primi tre anni di vita sono fondamentali per la crescita futura: se in tenera età i bambini vengono abituati a consumare quotidianamente frutta, verdura e cibi cucinati in casa oltre a crescere in maniera sana, diventeranno più intelligenti dei loro coetanei tirati su a patatine e coca-cola. Gli scarti ai test che misurano il Q.I. sono di circa 5 punti per bambini di 8 anni.

La scoperta più preoccupante è che questo "deficit" non si corregge nemmeno invertendo la rotta sul tipo di alimentazione. Per questo i cibi mangiati nei primissimi anni di vita rivestono un'importanza fondamentale per gettare le basi della crescita del bambino.

Una considerazione va fatta. Oltre a prendere in esame la carenza vitaminica nella dieta di questi bambini, i ricercatori avrebbero dovuto considerare l'ambiente familiare e sociale in cui nascono queste cattive abitudini. C'è da supporre che un bambino svezzato a "junk food" provenga da una famiglia quantomeno poco attenta alle sue esigenze, poco presente e poco disponibile a preparare pasti casalinghi e adeguati alle sue necessità. Gli stimoli ambientali influiscono sull'apprendimento del bambino e nel caso in cui ci sia una famiglia inadeguata a dargli una corretta alimentazione, c'è da pensare che non sia adeguata a dare neanche i giusti stimoli intellettuali.

Ovviamente non si tratta di demonizzare una caramella o una porzione di patatine fritte. Si parla di bambini che non hanno mai, o quasi mai, assaggiato una minestra o uno spicchio di mela ma pasteggiano quotidianamente con bevande gassate e merendine. E, soprattutto nei paesi anglosassoni, queste abitudini non sono niente affatto sporadiche.

Fonte: ANSA
 

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