Gran Bretagna: l'anoressia colpisce anche i più piccoli
Bambini - Articoli
Scritto da Martina Paolucci     Martedì 02 Agosto 2011 17:50 Stampa
GB: anoressia anche tra i più piccoliNon è più la malattia delle sole modelle, non è più il male delle adolescenti: si sta diffondendo tra i più piccoli, bambini tra i 5 e i 7 anni. Il dato non giunge dall'Italia ma dalla Gran Bretagna, dove i gruppi che ogni giorno lottano affinchè le malattie legate all'alimentazione vengano prevenute, riconosciute e, quanto meno, curate a dovere, avvertono i genitori e chiedono maggiore attenzione. Le cifre diffuse da queste associazioni parlano molto chiaro: negli ultimi 3 anni, nel Regno Unito, sono stati ricoverati in ospedale per anoressia e bulimia ben 197 bambini di età compresa tra i 5 e i 9 anni. Accusate di essere in qualche modo ispiratrici di malnutrizione le foto che campeggiano su cartelloni pubblicitari, riviste di moda, pubblicità televisiva, che riescono ad influenzare significativamente i piccoli osservatori.

Si sente spesso parlare della dieta giusta per un bambino, di quanto sia importante un'alimentazione corretta e bilanciata che scongiuri il pericolo dell'obesità, ma quando il problema è l'esatto contrario, ci si deve interrogare ancor di più sul perchè ciò accade. Una ricerca effettuata dallo University College di Londra parla di tre bambini su 100mila che non hanno più di 13 anni che, sia in Gran Bretagna che in Irlanda, hanno a che fare con disturbi alimentari di diverso genere.

GB: anoressia anche tra i più piccoli
Le cartelle cliniche prese in esame dalle associazioni contro anoressia e bulimia provengono da 35 diversi ospedali inglesi. Da queste emerge come, al momento del ricovero, 98 bambini avevano tra i 5 e i 7 anni, mentre altri 99 ne avevano 8 o 9. I numeri, come si può ben sospettare, aumentavano drasticamente negli adolescenti: 400 pazienti di età compresa tra i 10 e i 12 anni e, addirittura, oltre 1500 di età compresa tra i 13 e 15 anni.

Commentando le cifre, la direttrice dell'organizzazione B-eat, Susan Ringwood, ha evidenziato come vi sia una crescita allarmante nella società odierna del numero di bambini vittime dell'immagine. Essi infatti, secondo la Ringwood, interiorizzano i  messaggi lanciati di vari mezzi di comunicazione che spesso e volentieri promuovono una forma di bellezza legata indissolubilmente ad una magrezza esagerata, malata.
 

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