TBC al Policlinico Gemelli di Roma: salgono a 37 i bambini contagiati
Bambini - Articoli
Scritto da Maria Ida Longo     Lunedì 29 Agosto 2011 12:47 Stampa
Profilassi per la TBC nei bamini nati tra febbraio e luglio all'ospedale gemelli di RomaDopo la vicenda dell'infermiera del reparto di neonatologia del Policlinico "Gemelli", ammalatasi di tubercolosi, è scattato l'allarme contagio tra i bambini che sono nati in quel reparto: il numero dei neonati contagiati sale ogni giorno di più e la preoccupazione tra i genitori e tra i medici è davvero tanta.

Inizialmente i bimbi tenuti sottocontrollo erano quelli nati tra marzo e luglio, in seguito, invece, i controlli sono stati estesi anche per i bambini nati a febbraio e fin ora risultano essere ben 37 i contagiati da TBC, senza contare il caso della bambina ricoverata all'Ospedale Pediatrico "Bambin Gesù" la quale malattia non è stata ancora collegata al caso del "Gemelli", fortunatamente le sue condizioni non destano preoccupazioni.

Batterio della TBC
Gli esperti tengono a precisare che, essere positivi alla TBC non vuol dire aver contratto la malattia ma essere stati a contatto con quel bacillo, infatti, sono in programma altri controlli approfonditi per analizzare bene i singoli casi: comunque sia la regione Lazio, per maggior precauzione, ha deciso che nei prossimi giorno i test saranno estesi anche nei piccoli nati a fine 2010, che sarebbero ormai bambini già grandi, di circa otto mesi.

Tale profilassi è appunto precauzionale, in quanto è possibile che i piccoli di un età " avanzata" abbiano già avuto contatti con altri bambini che a sua volta potrebbero essere anche loro sottoposti al test della TBC: per gestire tale eventualità, Renata Polverini, Presidente della regione, nonché commissario ad acta per la Sanità, ha aperto un'indagine sanitaria epidemiologica, (che lavora parallelamente con l'inchiesta aperta dalla Procura di Roma) tramite una commissione di 7 membri, dei quali 6 esterni all'amministrazione.

Tale commissione, presieduta da Vincenzo Vullo, professore ordinario di Igiene presso l'Università La Sapienza di Roma, avrà poteri ampi di accesso, di ispezione e verifica documentale, inoltre, ha l'incarico di colloquiare con dirigenti e di dipendenti e dovrà depositare le sue conclusioni entro 90 giorni.
 

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