L'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù propone tre progetti per accogliere le famiglie dei bambini
Bambini - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Martedì 12 Febbraio 2013 16:10 Stampa
ambulanza_1L'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, è una struttura sanitaria eccellente che da supporto alle famiglie. Da sempre all'avanguardia per la cura dei piccoli pazienti, prosegue nel suo percorso di crescita. In occasione della "Giornata Mondiale del Malato" celebrata ieri, pubblica il bilancio delle attività di accoglienza svolte nel 2012.

Queste portano all'attenzione numeri di primissimo livello: oltre 100mila notti gratuite negli alberghi della capitale e in altre strutture ricettive per i parenti dei ricoverati, 4500 nuclei familiari coinvolti nei progetti di assistenza, 1700 mediazioni culturali svolte in 90 lingue diverse e ben 2500 bambini inseriti nel programma di scuola in ospedale.

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Sono cifre e tabelle importanti che fanno da corollario a tre innovativi progetti inaugurati lo scorso mese di gennaio: il primo è "La Casa della Cicogna", un'area dentro l'ospedale del Gianicolo equipaggiata con i comfort di un vero appartamento.

Sono presenti sei letti, cucina e salottino, il tutto è destinato ad accogliere le mamme che allattano. Il secondo progetto è "Il Cielo in una stanza", una sala pensata per garantire ai genitori la possibilità di svolgere attività rilassanti come la lettura o l'ascolto della musica.

Infine, la "Stanza emergenze" per le famiglie che, durante la notte, arrivano in emergenza nel nosocomio. Senza dimenticare, poi, il progetto di dotare la sede di Palidoro, entro la fine di quest'anno, di un parco giochi per i bimbi disabili.

Massimiliano Raponi, direttore sanitario del Bambino Gesù spiega come l'accoglienza sia considerata un aspetto fondamentale del processo di cura. Tra le iniziative di recente introduzione c'è il coinvolgimento delle associazioni di genitori nei comitati dell'ospedale e la scheda di educazione del paziente e dei familiari nella cartella clinica.

La "terapia d'accoglienza" si sviluppa in una serie di servizi che rispondono a 360gradi ai bisogni dei degenti e degli accompagnatori. Il personale ha un ruolo fondamentale per la realizzazione di questo prezioso connubio: gli "angeli custodi", immediatamente identificabili dalla divisa, è un operatore che segue la famiglia e il bambino dall'ingresso in ospedale fino alla dimissione con attività di counseling e sostegno logistico, ndr.

C'è, poi, la "front line" con i punti di informazione nelle diverse sedi della struttura, "il benvenuto red carpet" dedicato ai casi più delicati provenienti dai Bambino Gesù di Sicilia, Basilicata e Calabria.

Esiste un servizio con gli assistenti sociali e con le parrocchie, la scuola in ospedale che assicura istruzione di ogni ordine e grado a migliaia di bambini ricoverati e le iniziative delle ludoteche: dal Kids Kicking Cancer ai famosi e simpatici clown dottor Sorriso.

La responsabile dell'accoglienza, Lucia Celesti dichiara che il loro scopo è sollevare le famiglie da tutti i problemi pratici. Integrare l'accoglienza nel processo di cura è fondamentale, soprattutto considerando che il 40% delle famiglie che vengono da altre regioni, 1 su 10 addirittura dall'estero.

Oggi il Bambin Gesù dispone di 150 stanze per alloggiare le famiglie a titolo gratuito in case di accoglienza e reti alberghiere. Il loro slogan è "Voi pensate a vostro figlio, al resto pensiamo noi", questo racchiude l'offerta di tutti i servizi non clinici predisposti al Bambino Gesù per le famiglie.

Ci sono reparti coloratissimi e pareti piene di disegni, tac giocattolo su cui ci si può arrampicare, macchine della risonanza magnetica che diventano astronavi, attività di gioco in corsia e scuola in ospedale, laboratori d'arte e animazione.

Attraverso un video a cartoni animati realizzato dai giovani pazienti, scopriamo che i bambini vorrebbero "infermieri sui pattini e medici con lo skateboard", "siringhe senza aghi" e "animali da accarezzare".

Approfondimenti: Sito web Ospedale Bambin Gesù di Roma
 

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