Truffa alle mense scolastiche: cibo avariato a scuole e ospedali
Bambini - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Venerdì 05 Luglio 2013 14:59 Stampa
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Cibi scaduti o avariati sono stati distribuiti in scuole materne, reparti ospedalieri ed istituti per anziani. Questo è uno dei punti dell'indagine che ha portato i carabinieri di Napoli a fare luce su una serie di reati all'interno delle forniture a mense di scuole e ospedali. 

Ci sono delle irregolarità nell’aggiudicazione di appalti per la fornitura di pasti a scuole ed aziende ospedale ed episodi di corruzione per l’aggiudicazione di appalti. Sono state sei le misure cautelari eseguite dai carabinieri nei confronti di imprenditori, dirigenti sanitari ospedalieri e ausiliari sanitari . 

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Sono state prese delle misure: arresti domiciliari, obblighi di dimora e sospensione dai pubblici uffici per associazione per delinquere, corruzione, truffa, frode nelle pubbliche forniture, falso e turbata libertà degli incanti. 

Gli indagati avevano creato un'associazione per delinquere che, dal 2009, aveva compiuto diversi reati contro la pubblica amministrazione, riconducibile a una società, la Puliedil srl.

Questa società è nel settore delle mense scolastiche e ospedaliere. I reati sono stati eseguiti grazie alle collusioni e alla compiacenza di pubblici funzionari, i quali non avrebbero fatto gli accertamenti nei confronti della società. 

Gli episodi di corruzioni sarebbero avvenuti nel corso del procedimento amministrativo relativo alle gare d’appalto bandite dagli enti locali, anche grazie alle collusioni di amministratori locali e durante la gestione dei servizi di refezione forniti a seguito dell’aggiudicazione degli appalti (con la compiacenza di funzionari sanitari delle ASL). 

Alla fine sarebbero stati somministrati alimenti e prodotti diversi, per quantità e qualità, diversi da quelli stabiliti nelle gare d’appalto ad alunni delle scuole e degenti di strutture ospedaliere.

In questo procedimento penale ci sono anche 45 indagati, tra i destinatari delle sei misure cautelari, c'è anche un direttore sanitario di un ospedale della provincia di Napoli, raggiunto da un obbligo di dimora. Oltre alle misure cautelari, sono state eseguite 53 perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di 53 persone fisiche o giuridiche e in enti pubblici e locali.

 

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