Il consumo della vitamina C diminuisce in inverno
Benessere - Alimentazione
Scritto da Letizia Perugia     Giovedì 07 Novembre 2013 12:18 Stampa
arancia logoLa vitamina C ci aiuta a difenderci dai mali della stagione invernale (come le malattie da raffreddamento e l'influenza), ma il suo consumo, attraverso gli alimenti che la contengono, proprio in inverno, tende a diminuire. 
 
La vitamina C aiutare il nostro organismo, e in particolare il sistema immunitario, a combattere i microrganismi che causano patologie come i raffreddori, ma proprio nel periodo invernale, gli alimenti che contengono acido L-ascorbico vengono meno consumati.
 
Vitamina C
A rivelarlo è una ricerca dell'Osservatorio Nutrizionale Grana Padano che ha indagato sull'assunzione di vitamina C contenuta, però, negli alimenti e non negli integratori alimentari.
 
L'indagine ha coinvolto circa 7.600 persone, con età maggiore di 18 anni, di cui il 61,2% donne e il 38,8% uomini. I dati indicano che il consumo di agrumi cresce nel periodo invernale, ma diminuisce quello delle verdure che contengono vitamina C (pomodori, verdura a foglia larga, cavoli, broccoli e legumi).
 
In inverno la quantità media assunta ogni giorno, attraverso gli alimenti, è di 143 mg per le donne e di 146 mg negli uomini. Queste sono dosi che normalmente soddisfano le necessità quotidiane dell'organismo ma, a causa della facile deperibilità della vitamina C, non sempre sono adeguate a soddisfare il fabbisogno.
 
Molto dipende dalle modalità di conservazione e di consumo degli alimenti, per fare un esempio, è importante sapere che la vitamina C è sensibile a luce ed ossigeno: il miglior modo di conservare frutta e verdure è quello di tenerle al riparo dalla luce diretta, in luoghi chiusi.
 
Se sbucciamo, o centrifughiamo, o spremiamo frutta e verdura, è meglio consumarla subito, stesso consiglio vale per la verdura appena lavata.
 
Inoltre è importante sapere che la vitamina C, oltre ad essere idrosolubile, può subire una degradazione a causa del calore quindi se bolliamo gli alimenti che la contengono, la vitamina C va perduta.
 
Invece, altre modalità di cottura, come al vapore, microonde o alla piastra, consentono di perderne meno.
 
Chi fuma deve sapere che con ogni sigaretta perde circa 20 mg di vitamina C, chi continua dovrà farsi il conto delle sigarette e quindi della vitamina C persa per poterla integrare con gli alimenti in modo da soddisfare il fabbisogno giornaliero.
 
I dati dicono che il 15,7% dei fumatori assume meno vitamina C, stessa cosa per gli ex fumatori (-8,7%). Gli esperti dell'Osservatorio hanno spiegato che nella prevenzione delle infezioni da virus o batteri, non esistono evidenze scientifiche sull'efficacia degli integratori alimentari che contengono questa vitamina.
 
La vitamina C è importante e se il fabbisogno quotidiano non viene soddisfatto, alcune parti dell'organismo, come il sistema immunitario, potrebbero subirne la carenza.
 
Secondo altre ricerche, la carenza di vitamina C riduce l'azione dei macrofagi, cellule immunitarie che "si cibano" dei batteri e dei virus che aggrediscono l'organismo.
 
Se non abbiamo una quantità sufficiente di macrofagi, saremo più esposti ai malanni stagionali come raffreddori e influenza e queste patologie, una volta contratte, esauriscono ulteriormente le nostre scorte di vitamina C.
 
Come possiamo fare per rafforzare le difese naturali? La risposta è mangiare i cibi giusti, soprattutto quelli ricchi di vitamina C.
 
La vitamina C si trova maggiormente nella frutta, in particolare negli agrumi, kiwi, fragole, ribes nero, e nelle verdure in particolare: pomodori, peperoni, broccoli, rucola, cavolfiori, cavolo, spinaci. 
 
A pranzo e cena, consumare verdura fresca di stagione, variandone il tipo e il colore. La verdura e la frutta che sono conservate per lungo tempo in frigo, possono subire perdite di vitamine, quindi è bene consumare frutta e verdura fresche.
 
Per assumere tutta la vitamina è meglio mangiare la frutta e la verdura cruda ed anche preparare condimenti di verdure crude, frullate o a pezzetti, sono buoni e preservano tutti i micronutrienti. 
 
Aggiungere limone al tè, alla carne e al pesce, alle insalate permette di limitare l’aggiunta di condimenti grassi e favorisce l’assorbimento del ferro contenuto nelle verdure.
 
Un corretto consumo di vitamina C è consigliato ai bambini e a chi soffre d’infezioni ricorrenti.
 
Gli esperti dell’Osservatorio ricordano che una alimentazione variata, corretta ed equilibrata è in grado di soddisfare il fabbisogno di tutti i micronutrienti necessari all’organismo umano, compreso la vitamina C. 
 
La vera prevenzione è uno stile di vita sano che preveda un’attività fisica adeguata e regolare, eviti i danni del fumo e di altri fattori nocivi alla salute. 
 
Approfondimenti: Sito dell'Osservatorio Nutrizionale Grana Padano 
 
 

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