In arrivo i cibi iodati per combattere il gozzo
Benessere - Alimentazione
Scritto da Angela Messina     Mercoledì 26 Maggio 2010 10:10 Stampa
tiroideIn occasione della prima Giornata Europea della Tiroide, promossa dall'AIT (Associazione Italiana Tiroide) in collaborazione con ETA (European Thyroid Association) e ICCIDD (Internacional Council for the Control of iodine Deficiency), è stato dato l'annuncio che entro fine anno sulle nostre tavole saranno disponibili cibi arricchiti con lo iodio: pomodori, carote, insalata, latte e formaggio.

La campagna europea mira ad incentivare una regolare assunzione di iodio attraverso un'alimentazione adeguata, con l'obiettivo di evitare così l'insorgenza del gozzo.
In arrivo sulle nostre tavole cibi iodati per evitare l'insorgenza del gozzo

La possibilità di utilizzare questi nuovi prodotti è il frutto delle ricerche realizzate dall'Università di Pisa.

In particolare 70 mucche da latte sono state nutrite con mangimi arricchiti di iodio in quantità superiori alla norma, ma inferiori al massimo consentito dalla legislazione europea.

I risultati parlano chiaro: nel formaggio prodotto con questo latte la quantità di iodio presente in 100 gr è aumentato di 2,5 volte.

Un altro studio, sempre condotto dall'università di Pisa, evidenzia come da terreni arricchiti con concimi allo iodio, si possono ottenere vegetali che nascono con una maggiore quantità di questo elemento rispetto ai vegetali coltivati normalmente.

Ricordiamo che la buona funzionalità della tiroide è anche molto importante in gravidanza, per la madre e per il feto; per questo i medici consigliano di verificare la funzione della ghiandola tiroidea all'inizio, se non ancor prima della ricerca di una gravidanza in una donna in età fertile.

Si stima che oltre due miliardi della popolazione mondiale sono a rischio di carenza iodica; circa 800 milioni di soggetti hanno il gozzo clinicamente manifesto, mentre oltre 30 milioni hanno disturbi neurologici e cognitivi di vario grado a causa di un inadeguato apporto iodico durante la vita fetale o neonatale.

L'obiettivo di OMS, UNICEF e ICCIDD è di eliminare questi disturbi.

Fonte: ASCA
 

Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno, accetti il servizio e gli stessi cookie. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information