Cellulite: il pericolo è nella cottura dei cibi
Benessere - Alimentazione
Scritto da Letizia Perugia     Lunedì 13 Maggio 2013 14:43 Stampa
dieta bilanciaPer dimagrire senza stress e in modo equilibrato, è molto importante la combinazione degli alimenti e soprattutto bisogna scegliere accuratamente le molecole contenute nei cibi che assumiamo.
 
Questa è l'ultima novità in fatto di diete e di cellulite: si tratta della dieta molecolare lanciata nel recente congresso nazionale della Sime (Società italiana di medicina estetica) dal professore Pier Luigi Rossi dell'Università di Bologna.
 
Dieta Molecolare

La dieta si basa su un approccio detto molecolare: carboidrati, grassi, proteine,vitamine, acqua e sali interagiscono con il Dna e stimolano l'organismo a mettere peso o a perderlo agendo direttamente sull'attività dei geni.
 
La dieta molecolare prevede la combinazione delle molecole presenti nei nutrienti per garantire il giusto apporto quotidiano di energia senza appesantire il fegato.
 
Il fegato è infatti l'organo deputato a smaltire le molecole presenti nei cibi e fornisce energia alle cellule con il rilascio di glucosio (contenuto soprattutto nei carboidrati) e di lipoproteine.
 
Bisogna quindi stare attenti alla composizione molecolare e al modo in cui le molecole influenzano tre ormoni chiave: l'insulina, il cortisolo ed il glucagone.
 
Questo tipo di approccio, ha avuto negli ultimi tempi una grande diffusione tra i nutrizionisti e la scelta di quali alimenti portare in tavola e il modo migliore per cucinarli si rivela anche efficace per prevenire e combattere la cellulite.
 
In tutti gli alimenti è possibile calcolare la quantità degli Ages (advanced glycation end products), molecole tossiche che si formano a seguito di diversi tipi di cottura e possono danneggiare i tessuti connettivi.
 
La pasta, la crosta di pane bianco, la carne arrosto, il latte UHT oppure fresco, ma bollito, i dolci preparati al forno, i dolcificanti e le bevande light sono tutti pieni di Ages.
 
Le verdure, il latte fresco pastorizzato, i cibi cotti a fuoco lento oppure al vapore ne contengono di meno. La dieta si snoda in 5 settimane, in cui si assumono circa 130g al giorno di carboidrati (divisi in pane, pasta o riso integrali), ogni 4 giorni di questo regime, si può fare un pasto glucidico con una porzione di spaghetti di 150g o di patate.
 
I pasti devono cominciare sempre con le verdure crude (vitamine, minerali e antiossidanti ), con spuntini a base di centrifugati di kiwi, succo di pompelmo, centrifugato di mela e carote o di ananas, da fare sempre due volte al giorno (a metà mattina e metà pomeriggio ).
 
La carne deve essere magra, a pranzo e a cena e in porzioni di massimo 70-80 grammi con abbondante verdura e 150 g di patate lesse o un cucchiaio di mais.
 
Per le proteine, si a ricotta fresca (120g), carne di maiale (ricca di calcio), prosciutto crudo magro, legumi o un hamburger ai ferri.
 
Il pericolo di cellulite si nasconde quindi nei cibi, dove assume le spoglie dei cosiddeti Ages (Advanced glycation end product), sostanze che si formano durante il processo di cottura e che danneggiano i tessuti connettivi. 
 
Come ha spiegato Pier Luigi Rossi, docente di Scienza dell'Alimentazione e Medicina Preventiva all'Università di Bologna, gli Ages sono dei composti molecolari aggressivi che agiscono sui recettori delle membrane cellulari dei fibroblasti, le cellule della pelle, sul collagene e sugli adipociti alterando il tessuto connettivo, il sistema venoso, arterioso e linfatico. 
 
I loro livelli possono essere contenuti seguendo una dieta a basso contenuto di zuccheri, privilegiando cibi crudi o cotti al vapore, riducendo il consumo di bevande zuccherate e cibi industriali.
 
Le scelte alimentari contribuiscono alla distribuzione del grasso in alcune aree del corpo e influenzano la struttura stessa dei tessuti, modificando la dieta si incide direttamente sulla qualità della pelle, come spiega il chirurgo plastico Emanuele Bartoletti, presidente del congresso romano. 
 
 
 

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