I cibi che aiutano ad essere longevi
Benessere - Alimentazione
Scritto da Tatta Bis     Mercoledì 23 Ottobre 2013 12:29 Stampa
Coppia anzianiIn Italia, esiste un "esercito" di ultracentenari che si trovano in particolare in Sardegna e in alcuni comuni del Centro, ma quali sono i segreti della longevità? Centenari si nasce (grazie al corredo genetico) o lo si diventa (grazie allo stile di vita e all’alimentazione)? Si è parlato di questi argomenti ad un convegno tenutosi a Venezia, dal titolo “The Future of Science”.
 
Il congresso, organizzato dalle fondazioni Umberto Veronesi, Cini e Tronchetti Provera, ha affrontato “I segreti della longevità”.
 
Anziani

Ad affrontare l'argomento sono state le maggiori autorità scientifiche internazionali, tra cui Thomas Kirkwood, il principale teorico dei meccanismi biologici dell’invecchiamento, Howard Friedman, a capo del Longevity Project ed Elizabeth Blackburn, Nobel per la medicina nel 2009. 
 
I centenari sono un laboratorio a cielo aperto, lo ha dichiarato Giovanni Scapagnini, biochimico clinico dell’Università del Molise ed esperto dell’Osservatorio AIIPA. Possono insegnarci parecchie cose sui meccanismi che fanno invecchiare e ammalare il nostro organismo e sui determinanti biologici della longevità. 
 
L'estrema longevità dipende sicuramente da una genetica favorevole ma, esistono anche numerose variabili che possono migliorare o peggiorare la possibilità di un invecchiamento privo di malattie. 
 
La variabile ambientale che incide di più è di certo rappresentata dagli alimenti di cui ci nutriamo. L’abitudine a nutrirsi in maniera ipocalorica è stata riscontrata come tipica caratteristica delle popolazioni ad alta percentuale di centenari. 
 
Questa condizione pare facilitare l’attivazione di meccanismi di difesa cellulare che proteggono l’organismo dalle malattie degenerative. 
 
Gli studi sulla restrizione calorica hanno poi permesso di scoprire le proteine chiave nella regolazione della longevità: le sirtuine e FOXO3a (che proteggono il DNA e regolano i processi di difesa cellulare), o AMPk e il PGC1alfa (che regolano il metabolismo e la biogenesi dei mitocondri) sono attivate anche da alcuni composti presenti nella dieta.
 
Le sostanze utili per il nostro corpo sono molte: le sostanze vegetali presenti in frutta e verdure (antocianine e il resveratrolo, appartenenti alla famiglia dei polifenoli) sono in grado di attivare in maniera specifica i meccanismi di longevità cellulare.
 
La maggioranza di questi composti è inoltre dotato di una potente azione antiossidante, effetto considerato particolarmente utile per contrastare i processi legati all’invecchiamento. 
 
Importanti anche gli acidi grassi polinsaturi omega 3, presenti in grandi quantità nel pesce e nelle alghe che agiscono promuovendo i meccanismi genetici della longevità.
 
La dieta mediterranea e quella giapponese hanno come alimenti fondamentali frutta, verdura e pesce e seguirle sarebbe una regola d’oro per godere di un invecchiamento senza malattie.
 
Inoltre alcune di queste sostanze possono infatti essere usate in maniera specifica per attivare i geni chiave che controllano metabolismo e longevità, trasformandosi in vere e proprie strategie nutrizionali per migliorare salute e qualità dell’invecchiamento.
 
 

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