Alimentazione: il Daily Mail sfata i miti della dieta
Benessere - Alimentazione
Scritto da Nancy Tinervia     Venerdì 12 Marzo 2010 12:30 Stampa
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Il quotidiano inglese "Daily Mail" nella sua versione on-line sfata, uno dopo l'altro, i miti delle diete facendo fede ai più recenti studi scientifici in merito. La nota testata, infatti, pubblica i risultati scientifici ben più aggiornati effettuati da importanti Università nel mondo, sfatando così i maggiori capisaldi delle diete.

Sono tanti, tantissimi, i dati che smentiscono abitudini e alimenti alle quali da secoli facciamo affidamento: per esempio non c'è nessun legame tra il bere gli ormai noti 2 litri d'acqua al giorno e il benessere della pelle, tanto meno è in grado di fare dimagrire. Questa rivelazione è la prima di una lunga serie che sorprenderà molte persone perennemente alla ricerca della forma perfetta.

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Una golosa tavoletta di cioccolato al latte

Cereali e barrette dietetiche? Non aiutano a dimagrire, anzi fanno ingrassare più delle merendine, perché contengono zuccheri sintetici e carboidrati; i mirtilli non contengono più antiossidanti di altra frutta, per esempio anche l'uva, e il cioccolato fondente ne è una fonte preziosa, quindi il cacao fa bene anche in dieta; mangiare di notte non fa ingrassare di più rispetto al giorno, perché le calorie restano tali a qualsiasi ora le assumiamo.

Uno studio dell'Università del Surrey ha dimostrato che l'assunzione di uova non incrementa il livello di colesterolo che, tra l'altro,  fanno bene perché ricche di vitamina D e vitamina B-12; frutta e verdura, non devono essere conservati in frigorifero per non perdere la ricchezza nutritiva; la carne bianca non è più magra di quella rossa, ma in certi casi, viceversa.

Infine il mito più duro da sfatare: meglio mangiare poco e spesso. Il medico australiano, Michelle Palmer, ha paragonato due gruppi di persone: i primi mangiavano tre pasti abbondanti e i secondi sei meno corposi. Tra i due non sono state riscontrate differenze per la perdita di peso, anzi, le persone che avevano mangiato "più spesso" sono state più inclini a rimetter su i chili già perduti una volta lasciata la dieta.

Approfondimenti: Sito Web DailyMail

Fonte: Sito Web AGI
 

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