Diabete di tipo II: in aumento nel mondo e anche fra i giovanissimi
Benessere - Articoli
Scritto da Angela Messina     Lunedì 27 Giugno 2011 15:35 Stampa
diabete Di diabete negli ultimi tempi si parla sempre più spesso, anche perchè importanti studi internazionali confermano che il diabete sta diventando la grande minaccia del millennio. I dati sull'incidenza della patologia emersi nell'ambito del congresso dell'American Diabetes Association in corso a San Diego mostrano che il numero di persone adulte affette da diabete è più che raddoppiato dal 1980 ad oggi. Nell'arco di tre decenni si è passati infatti da 153 milioni a 347 milioni di pazienti diabetici.

Il diabete sta diventando un problema serio anche per gli adolescenti, infatti sembra che i ragazzi vengono presi di mira da una patologia, il diabete di tipo 2, che in genere si manifesta dopo i 40 anni. Tra le cause principali di questo preoccupante cambiamento vi è l'aumento dell'obesità, soprattutto tra i più piccoli. Il diabete di tipo 2, una forma di diabete mellito caratterizzato dall'alta concentrazione del glucosio nel sangue e da insulinoresistenza, provoca 1 morto ogni 10 secondi.  L’ insulina è un ormone prodotto dal pancreas e i suoi livelli nel sangue variano a seconda della glicemia, la quantità di glucosio presente nel sangue: quando si è diabetici le cellule hanno difficoltà a ottenere il glucosio necessario per produrre energia.

il diabete di tipo II è una patologia sempre più in crescita fra i giovanissimi
Gli esperti attualmente stanno cercando nuove cure e nuovi medicinali, come il liraglutide, e le terapie ora in uso presentano degli effetti collaterali ancora non controllabili, come l’aumento del peso (un vero e proprio controsenso) e l’ipoglicemia. Ma delle armi vincenti esistono già: prevenzione, dieta e attività fisica. In parole povere, uno stile di vita sano e all’insegna del benessere.

Gli esperti assicurano che la dieta non solo può prevenire l’insorgere della malattia, ma anche curarla, soprattutto in caso di diagnosi precoce. Lo dimostra uno studio dell’università di Newcastle: su 11 pazienti sottoposti ad una dieta ferrea ben 7 sono guariti dopo 3 mesi.
 

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