In 10 anni raddoppiate le prescrizioni di farmaci
Benessere - Articoli
Scritto da Angela Messina     Giovedì 07 Luglio 2011 13:50 Stampa
medicineIl rapporto nazionale Osmed redatto dall’Istituto superiore di sanità (Iss), in collaborazione con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) dimostra che in Italia i bambini sono i soggetti che assumono più farmaci,  seguiti dagli anziani. Otto bimbi su dieci ricevono in un anno almeno una prescrizione dal dottore, in particolare di antibiotici e antiasmatici. Una tendenza che si mantiene stabile fino alle soglie dell’adolescenza: nella fascia di età tra 0 e 14 anni, infatti, tra il 60 e l’80 per cento dei giovanissimi assume farmaci.

Quando i bambini arrivano in età adolescenziale, il consumo inizia a diminuire, un po’ perché le ansie dei genitori si placano, ma anche perché il fisico si fa più robusto e forte. Tra 25 e i 34 anni, la dose di medicinali raggiunge il suo minimo: è mediamente 17 volte inferiore rispetto a chi ha più di 75 anni; quasi il 100% degli anziani assume medicine, spesso per via di patologie croniche, come il diabete o l’ipertensione. Le donne hanno un consumo del 10 per cento più alto rispetto agli uomini, soprattutto nell'uso degli antidepressivi, negli antianemici e nei bisfosfonati (osteoporosi). Gennaio e maggio sono i mesi che  fanno registrare il picco delle prescrizioni; agosto ne segnala il limite inferiore.


in 10 anni raddoppiate le prescrizioni di farmaci
In Italia si spendono 26 miliardi di euro all’anno in farmaci, una spesa rimasta invariata tra il 2009 e il 2010, l’anno a cui si riferisce l’ultima indagine dell’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali (Osmed). Lo Stato paga il 75 per cento del conto: per la precisione 434 euro a cittadino. In aumento è il consumo di farmaci di classe A, quelli interamente rimborsati dal Servizio sanitario: più 2,7 per cento in un anno, un boom negli ultimi 10 anni.

Se nel 2000 venivano prescritte 580 dosi ogni mille abitanti, nel 2010 la cifra è quasi raddoppiata, 952 per mille abitanti. La Calabria si conferma la Regione più “malata”, con una spesa pro capite di farmaci di classe A di 278 euro, mentre all’altro capo della classifica e dell’Italia si piazza Bolzano, con circa 153 euro.

I farmaci del sistema cardiovascolare, con oltre 5 miliardi di euro, sono in assoluto la categoria a maggior utilizzo, con una copertura di spesa da parte del SSN di oltre il 93%. E non si tratta di un primato solo per l'Italia, ma per molti altri paesi europei. Seguono: i farmaci gastrointestinali (12,9% della spesa), i farmaci del sistema nervoso centrale (12,7%) e gli antineoplastici (12,6%), questi ultimi erogati esclusivamente a carico del SSN, attraverso le strutture pubbliche (Asl, Aziende Ospedaliere, policlinici universitari etc.). I farmaci dermatologici (per l'88% della spesa), del sistema genito-urinario ed ormoni sessuali (57%) e dell'apparato muscolo-scheletrico (52%) sono invece le categorie maggiormente a carico dei cittadini.
 

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