Giovani e fumo: pacchetti con messaggi negativi per scoraggiarli
Benessere - Articoli
Scritto da Angela Messina     Venerdì 18 Novembre 2011 15:06 Stampa
divieto di fumoLa lotta al fumo continua e per scoraggiare i giovani dall'iniziare a fumare, i pacchetti di sigarette potrebbero avere un nuovo aspetto: l`80% della superficie dedicato ai messaggi negativi e solo al 20% alla marca della sigaretta, senza logo.

Questo servirebbe non solo a cercare di evitare che i giovani iniziano a fumare, ma a fare anche un'azione preventiva contro le malattie causate dal fumo, dal cancro alla Bpco, la broncopneumopatia cronica ostruttiva, una malattia polmonare progressiva, solo parzialmente reversibile con opportuni trattamenti farmacologici, per la quale il fattore di rischio più importante è proprio il fumo di sigaretta.

pacchetto di sigarette con messaggi negativi per scoraggiare i giovani
Il fattore di rischio più importante è il fumo di sigaretta, ma anche quello di pipa, sigaro e di altri tipi di tabacco, e anche il fumo passivo contribuisce all’insorgenza della patologia. In Italia il fumo uccide oltre 70.000 persone ogni anno, di cui 30.000 solo per tumore al polmone. Nonostante le avvertenze sui pacchetti, 12 milioni di persone in Italia fumano circa 70 miliardi di sigarette l'anno.

Bpco e scompenso cardiaco sono malattie croniche che presentano una prevalenza, un'incidenza ed una mortalità ancora in ascesa in tutti i paesi sviluppati. Si riconoscono alcuni fattori di rischio comuni, tra i quali l'età avanzata quale aggravante. Nella popolazione italiana, in cui la percentuale degli over-65 cresce ogni censimento, queste due patologie sono destinate ad un ulteriore incremento, con una spesa sanitaria crescente e spropositata, sbilanciata verso i trattamenti ospedalieri anziché sul territorio.

«BPCO e scompenso cardiaco hanno in comune molti dei sintomi con i quali si presentano» – spiega la Prof.ssa Rita Mariotti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana - «primo tra tutti la dispnea, l'affanno, che può comparire per sforzi sempre minori o anche a riposo, e questi sintomi producono un grave deterioramento della qualità di vita. Spesso le due patologie sono associate: oltre il 25% dei pazienti (maggiormente gli uomini in cui si arriva anche al 50% in alcune casistiche) con scompenso cardiaco hanno BPCO, mentre più del 60% dei pazienti con BPCO avrebbe una patologia cardiovascolare (in oltre la metà lo scompenso cardiaco): l'associazione tra le due patologie produce un sicuro incremento della mortalità ed anche della morbidità. Il primo problema è la diagnosi: un corretto approccio diagnostico appare fondamentale, non solo fine a se stesso, ma in quanto capace di indurre scelte terapeutiche in grado di migliorare la prognosi e la qualità della vita».
 

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