Test del papilloma virus per accertare il tumore del collo dell'utero
Benessere - Articoli
Scritto da Caterina Poni     Martedì 20 Dicembre 2011 09:30 Stampa
Test del papilloma virus per scoprire il tumore del collo del'uteroLa prevenzione e il monitoraggio sono sempre stati la migliore arma contro malattie potenzialmente letali come i tumori. Econgrafie, mammografie, pap test, sono solo alcuni degli esami che svelano la presenza di cellule tumorali o altri virus.

Nello specifico, da oggi è possibile fare il test del papilloma virus per scoprire l'eventuale presenza di tumore del collo dell'utero, invece del più complicato pap test.

Test del papilloma virus per scoprire il tumore del collo del'utero
La novità parte dal presupposto che se non viene trovato papilloma virus allora non può esserci cancro del collo dell'utero, e per potersi sviluppare, il virus ha bisogno di almeno 10 anni di tempo.

Un recente studio condotto dai ricercatori del VU University Medical Center di Amsterdam, al quale hanno partecipato oltre 40mila donne di età compresa tra i 29 e i 56 anni, ha dimostrato che il test del papilloma virus è sufficientemente accurato e utile a dilatare nel tempo i controlli.

Ciò significa che sarà sufficiente fare il test del papilloma virus ogni 5 anni, per fugare ogni dubbio e proteggersi dalla malattia. Nel caso in cui il test del papilloma virus desse risultato positivo, allora e solo allora le donne cosiddette portatrici dovranno sottoporsi al pap test, poi ad altri esami, se necessario, come ad esempio la colposcopia, più accurati.

Unica la specifica da parte dei medici: prima dei 25 anni il test HPV non va fatto, perchè potrebbe danneggiare l'organismo. Il papilloma virus, prima o poi, viene rinvenuto in tutte le donne ma, nella maggior parte dei casi, passa senza procurare danni nè conseguenze rilevanti. Fare il test, quindi, potrebbe innestarlo nell'organismo quando invece questo è ancora sano.

La prima Regione a inaugurare la nuova procedura sarà, nel 2012, la Toscana. Le donne delle altre Regioni, invece, dovranno attendere qualche tempo in più, e sottoporsi nel frattempo ai programmi di screening triennale comunque previsti dalle ASL del proprio territorio.
 

Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno, accetti il servizio e gli stessi cookie. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information