Dormire poche ore danneggia la salute: si rischia l'ictus
Benessere - Articoli
Scritto da Carmela Pelaia     Martedì 12 Giugno 2012 15:15 Stampa
dormireDormire poche ore fa male alla salute, non solo perchè porta a cibarsi di junk food come dicono le ultime ricerche, ma anche perchè può aumentare il serio rischio di essere vittime di un ictus. I ricercatori della University of Alabama a Birmingham hanno voluto indagare sul possibile collegamento tra il dormire poche ore di notte e gli eventi cardiovascolari. I risultati della ricerca sono poi stati presentati a SLEEP 2012 che si tiene a Boston dal 9 al 13 giugno.

I risultati hanno messo in rilievo come, in generale, dormire meno di 6 ore a notte aumenti in modo significativo il rischio di attacco ischemico o ictus, sia negli adulti che negli anziani.

Dormire poco danneggia la salute: si rischia l'ictus
Lo studio ha coinvolto 5.666 che facevano parte di un più grande gruppo di oltre 30.000 persone dai 45 anni di età in su, i quali sono stati seguiti tra il 2003 e il 2007, per valutare il rischio e i casi di ictus. Tutti i partecipanti all'inizio dello studio non avevano alle spalle alcuna storia di attacco ischemico, ictus, sintomi di apnea notturna ostruttiva (OSA) e sintomi associati che li mettevano a rischio evento cardiovascolare.

Durante il periodo di osservazione i ricercatori hanno registrato i primi sintomi di ictus, così come gli eventuali fattori di rischio, sintomi di depressione, stili di vita e comportamenti che influiscono sulla salute e, infine, le informazioni demografiche. Onde evitare possibili altri fattori che portassero confusione nei risultati, gli autori hanno aggiustato i valori in base alla misurazione del BMI, o indice di massa corporea.

I dati raccolti hanno così mostrato che vi era una forte associazione tra meno di 6 ore di sonno per notte e una maggiore incidenza di casi di ictus. Il tutto restava anche dopo aver considerato altri fattori di rischio: per esempio, non vi era correlazione tra i brevi periodi di riposo e le persone in sovrappeso o obese, per cui se ne deduce che non era il peso ma la mancanza di sonno a essere il potenziale fattore di rischio.
 

Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno, accetti il servizio e gli stessi cookie. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information