Meningite B: vaccino presto in vendita
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Scritto da Angela Messina     Lunedì 19 Novembre 2012 09:36 Stampa
vaccinoUna buona notizia sul fronte della lotta alle malattie infettive: il Comitato per i Farmaci per uso umano dell'Unione Europea, ha acconsentito all'immunizzazione attiva di soggetti di età pari o superiore ai 2 mesi contro il meningococco B, il virus responsabile dell'80% dei casi di meningite in Europa e del 50% dei casi nel mondo.

Il vaccino contro il meningococco B, approvato il 16 novembre e sviluppato nei laboratori Novartis di Siena, è il primo vaccino ad ampio spettro autorizzato, in grado di proteggere tutti i gruppi di età contro la malattia meningococcica da sierogruppo B (MenB).

in arrivo il vaccino contro la meningite di tipo B
La meningite meningococcica ogni minuto colpisce una persona nel mondo. La malattia meningococcica da sierogruppo B (MenB) è, insieme a quella del tipo C, la più diffusa in Europa e in Italia: spesso non viene diagnosticata correttamente e può uccidere nell'arco di 24 ore. Circa un soggetto su 10 muore, nonostante un trattamento adeguato. Fino a uno su cinque di coloro che sopravvivono alla malattia soffrirà di disabilità permanenti quali danni cerebrali, perdita dell'udito o amputazione degli arti. I tassi più alti di malattia da MenB si verificano nel primo anno di vita, con un picco ai sette mesi di età.

Il vaccino contro il meningococco è stato sviluppato secondo un nuovo approccio scientifico, chiamato reverse vaccinology. Partendo dal genoma del batterio, tale approccio innovativo getta le basi per una nuova generazione di vaccini grazie ai quali sarà possibile prevenire altre malattie.
sierotipi
Questo nuovo vaccino protegge tutte le fasce di età, inclusi i lattanti, dai due mesi in su. Da qualche anno è in commercio l'antimeningococco per i sierotipi A, C, Y, W135, un tetravalente destinato agli adolescenti. Il periodo di maggior rischio è in prevalenza nei primi cinque anni di vita, perché nel bambino il sistema immunitario è immaturo, e insorge nuovamente nell'adolescente e nel giovane adulto, soggetti che fanno vita di comunità.

Entro circa tre mesi da ora la Commissione Europea emetterà la decisione finale e ogni Paese della Comunità deciderà prezzi, classificazione, rimborsi e se includere la vaccinazione nei programmi nazionali.
 

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