Pranzi natalizi: ecco come non rovinarsi l'intestino
Benessere - Articoli
Scritto da Angela Messina     Giovedì 29 Novembre 2012 13:10 Stampa
NataleI disturbi gastrointestinali affliggono il 60% degli italiani almeno una volta ogni due mesi; la percentuale è destinata ad aumentare con l'avvicinarsi delle feste natalizie, periodo in cui si tende a mangiare di più e più spesso.

Bruciori di stomaco (54%), cattiva digestione (40%), diarrea (37%) i problemi più frequenti, scatenati da stress (57%) ed eccessi alimentari al ristorante (34%), in occasione di cene a casa di amici (30%) o, appunto, nei classici cenoni delle Feste (23%). In questo periodo poi stomaco e intestino possono essere facile bersaglio di virus influenzali (34%) o tossinfezioni (10%). Questi i risultati dell'indagine promossa da Anifa (l'Associazione delle aziende farmaceutiche dell’automedicazione) su un campione di mille Italiani tra i 15 e i 64 anni.

pranzo natalizi e disturbi gastrointestinali
 Per contrastare i disturbi gastrointestinali oltre il 40% degli Italiani fa ricorso ai medicinali acquistabili in farmacia senza ricetta medica. Attenzione però bisogna leggere attentamente il foglietto illustrativo e, in caso di dubbi, parlarne con il farmacista o con il medico se i sintomi durano oltre i 3-5 giorni. A seguire, nella scelta dei rimedi, quelli tradizionali come camomille, tisane, borsa dell’acqua calda. 

Gli esperti consigliano di evitare abbuffate colossali, limitare molto sughi, fritti, panna e intingoli, spezie e cibi piccanti, evitare gli alcolici specie i superalcolici, il caffè e il fumo durante i pasti; mangiare lentamente e fare una passeggiata subito dopo il pasto. Se compare difficoltà digestiva si può tranquillamente ricorrere ai farmaci di automedicazione. Sono disponibili in commercio diverse tipologie di medicinali per alleviare i sintomi più ricorrenti della cattiva digestione, come pesantezza, gonfiore, acidità e bruciori di stomaco (procinetici, antiacidi, anti secretori e inibitori di pompa protonica).

Bisogna però stare anche attenti alle tossinfezioni alimentari, per questo gli esperti consigliano di evitare di bere o lavarsi i denti con l'acqua del rubinetto se ci si trova in zone igienicamente critiche usando solo acqua in bottiglia o bollita/purificata, assumere bibite solo in bottiglia o lattina chiusa, evitare i cubetti di ghiaccio, evitare di acquistare spuntini da venditori ambulanti, controllare che il cibo sia ben cotto e mangiare solo frutta sbucciata personalmente, ricordando di lavarsi sempre bene le mani prima di mangiare. Fondamentale partire con un kit di farmaci di automedicazione salva-vacanze con antidiarroici, lassativi, fermenti lattici e farmaci probiotici, per affrontare, in caso di bisogno, qualsiasi imprevisto come la diarrea del viaggiatore o la stipsi.

In caso di problemi intestinali collegati a virus influenzali o parainfluenzali, in presenza di diarrea evitare latte e latticini freschi e limitare molto i vegetali, privilegiando patata, carota, mela e banana e preferire il riso alla pasta; in caso di nausea o vomito limitare molto i liquidi durante il pasto, evitare cibi fritti, piccanti o con intingoli. Importante rimanere a riposo per alcuni giorni, lavarsi spesso le mani, coprirsi la bocca e il naso quando si starnutisce o tossisce. Anche in questo caso, l’automedicazione resta la prima arma per combattere i fastidiosi sintomi dell’influenza, compresi quelli di tipo gastrointestinale come vomito e diarrea, facendo ricorso a farmaci antidiarroici, fermenti lattici e farmaci probiotici, farmaci antinausea e, in caso di dolori addominali, farmaci antispastici. 
 

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