La dieta per avere una pelle giovane
Benessere - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Giovedì 09 Maggio 2013 11:05 Stampa
olio oliva Una sana ed equilibrata alimentazione favorisce un bell'aspetto, anche quando il passare del tempo lascia i suoi segni. Ci sono però degli alimenti che più contribuiscono a ritardare l'invecchiamento della pelle.
 
Alcuni ricercatori francesi, attraverso un ampio studio sull'impatto della supplementazione alimentare, hanno verificato su quasi 3 mila persone, fra 45 e 60 anni, se il consumo dei buoni acidi grassi monoinsaturi (di cui è ricco l'olio d'oliva) fosse associato all'età della pelle.
 
dieta

Lo studio è stato pubblicato su PLoS-ONE e dalla ricerca è emerso che, in entrambi i sessi, l'invecchiamento cutaneo da esposizione alla luce solare era minore per chi consumava più olio d'oliva.
 
Questo era evidente indipendentemente dai fattori noti per influire sull'età della pelle, come il fumo. Ci sono fonti di acidi grassi monoinsaturi diverse, oltre all'olio d'oliva, che sono le carni e i prodotti lattiero caseari, questi però non hanno la stessa azione protettiva. 
 
Gli acidi grassi monoinsaturi dell'olio di oliva sono più "resistenti" ai danni causati dall'ossigeno, rispetto agli acidi grassi polinsaturi di cui sono ricchi gli oli di semi, come spiega Mauro Picardo, direttore del Laboratorio di fisiopatologia cutanea e del Centro di Metabolomica, all'Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma.
 
Questo li rende meno propensi a generare i radicali liberi, che contribuiscono all'invecchiamento cutaneo. L'olio di oliva, extravergine in particolare, contiene quantità significative di sostanze con notevole attività antiossidante, come lo squalene e i polifenoli.
 
Nello studio francese è stato anche osservato che il consumo di olio d'oliva era associato a una dieta salutare, di cui questo condimento potrebbe essere un indicatore.
 
I componenti che potrebbero contribuire a mantenere giovane la pelle sono diversi: la vitamina C, i polifenoli e i due carotenoidi beta carotene e licopene. La vitamina D, la cui produzione a livello cutaneo, dovuta all'esposizione ai raggi solari, si riduce con l'età ha un ruolo dermoprotettivo (come pure i probiotici). 
 
Alcuni studi preliminari, suggeriscono che alcuni ceppi di probiotici possano esercitare i loro effetti benefici, oltre che sull'intestino, anche sulla pelle, attraverso la modulazione della risposta immunitaria cutanea. 
 
La cute riflette la salute generale dell'organismo e una dieta corretta può avere un effetto positivo sulle due cose. Una delle prove più convincenti l'ha fornita uno studio su gemelli monozigoti (identici) che ha dimostrato come l'invecchiamento della pelle fosse sensibilmente differente tra i gemelli, confermando che i fattori ambientali e stili di vita, indipendentemente dai fattori genetici, condizionano il nostro modo di invecchiare.


 

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