Le fibre sono importanti per ridurre la glicemia
Benessere - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Giovedì 27 Giugno 2013 14:45 Stampa
DiabeteSecondo un nuovo studio condotto dalla Società italiana di diabetologia, una dieta ricca di fibre protegge dalle alterazioni metaboliche dopo i pasti. Questo è quanto è emerso al Congresso dell'American Diabetes Association a Chicago.
 
Al congresso, la professoressa Angela Albarosa Rivellese, membro della Società italiana di diabetologia (Sid) e professore di Medicina Interna presso l'Università Federico II di Napoli, ha tenuto una lettura sugli effetti delle diete ricche di fibre vegetali nei confronti delle alterazioni metaboliche che caratterizzano la fase postprandiale.
 
Fibre

Diverse ricerche hanno già dimostrato che esiste una correlazione tra i livelli di glicemia dopo un pasto e l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari. L'aumento dei trigliceridi dopo aver mangiato è un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari (provoca disfunzione endoteliale, uno stato di infiammazione subclinica e aumenta lo stress ossidativo).
 
Alcune fibre hanno un effetto positivo sul metabolismo, sulla glicemia e sui lipidi,  per esempio, le fibre contenute nei legumi, nella frutta e nella verdura sono di tipo idrosolubile e migliorano la glicemia dopo i pasti.
 
In una ricerca condotta da esperti membri della Sid, è stato dimostrato che anche le fibre insolubili (ad esempio quelle contenute nei cereali integrali) possono provocare una riduzione dell’insulina e dei trigliceridi in fase post-prandiale.
 
Quindi più fibre nella dieta sono essenziali per il benessere: questo vale per le persone affette da malattie metaboliche, come ad esempio i diabetici, ma non solo per loro. 
 
Dei semplici interventi sulla dieta, come ad esempio un apporto giornaliero di ibre pari a 30-35 grammi al giorno, possono aiutare a contenere le escursioni della glicemia e dei trigliceridi che si verificano dopo i pasti e a ridurre il rischio di sviluppare diabete e malattie cardiovascolari.
 
Esistono diversi tipi di fibre: alcune hanno un effetto maggiore sul metabolismo, quindi sulla glicemia e sui lipidi, altre regolano maggiormente la velocità del transito intestinale. 
 
Le fibre contenute nei legumi, nella frutta e nella verdura sono prevalentemente di tipo idrosolubile e migliorano la glicemia in fase post-prandiale. 
 
Per la popolazione generale, gli esperti consigliano un apporto di fibre di 30-35 grammi al giorno, che equivale ad assumere un piatto di legumi o di pasta e legumi 2-3 volte la settimana, uno o due abbondanti piatti di verdura nella giornata e due-tre pezzi di frutta al giorno. Tra i cereali è bene scegliere quelli meno raffinati: pane integrale e la pasta integrale.
 
 

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