"Sole Sicuro": la campagna dedicata ai giovani per abbronzarsi senza rischi
Bambini - Articoli
Scritto da Tatta Bis     Mercoledì 15 Aprile 2015 14:59 Stampa
bambiniAbbronzarsi senza rischi, la prevenzione arriva nelle scuole con la campagna "Sole Sicuro", ideata e promossa da Aideco (Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia) per divulgare, attraverso un filmato, l'importanza della protezione dai raggi solari e una corretta esposizione al sole, durate le attività sportive e le vacanze.
 
La campagna ha come obiettivo di ridurre una tra le prime cinque cause di rischio di tumore, l'iniziativa è stata lanciata ufficialmente nel 2014, patrocinata da Roma Capitale, partirà da metà maggio nelle scuole medie inferiori del Lazio.
 
bambino crema solare

Questo grazie alla collaborazione del Comune e dell'USRL del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, il filmato sarà della durata di circa 50 minuti e spiegherà rischi e benefici dei raggi solari, mostrando l'importanza di scegliere la giusta protezione per ciascun tipo di pelle.
 
Il melanoma negli ultimi 30 anni è quintuplicato, osserva il professor Leonardo Celleno, presidente Aideco, in Italia si contano circa 2 mila nuovi casi di melanoma ogni anno. 
 
Sono invece 100 mila gli italiani che ogni anno sono colpiti dal tumore epiteliale in una regione foto-esposta, meno aggressivo del melanoma, ma da non sottovalutare.
 
Risulta fondamentale intervenire per tempo con azioni preventive, i più giovani sono anche i più esposti a scottature ed eritemi, che potrebbero danneggiare la pelle e causare malattie fino al melanoma. 
 
I giovani sono i più sensibili a questo tipo di tematiche e possono farsi promotori di un corretto stile di vita anche tra gli adulti.
 
Fino a pochi decenni fa non esisteva la cultura dell'esposizione al sole, come spiega Alessandra Vasselli, cosmetologa e componente Consiglio direttivo dell'Aideco, ma con il boom economico degli anni '60 c'e' stata un'inversione di tendenza, con un'esposizione selvaggia al sole senza sapere quali fossero i rischi. 
 
Gli studi più recenti mettono in correlazione il numero di nei presenti nell'adulto con le fotoesposizioni dannose a cui l'individuoè stato sottoposto da giovane, e quindi anche una maggiore incidenza del melanoma è correlabile con un maggiore numero di nei. 
 
I bambini devo essere i primi ad imparare come proteggersi, quando e come mettere la crema solare, a che tipo di fototipo si appartiene.
 
Il video e la campagna sono volti a stimolare comportamenti equilibrati per una corretta esposizione al sole, oggi non esistono protezioni solari che fanno da scudo e schermano al 100% dai raggi Uv, ma ci sono prodotti altamente performanti.
 
Soprattutto nei bambini la protezione va applicata sempre e senza lesinare, perché se il piccolo si muove e fa il bagno può perderla. 
 
Sotto i due anni, i bimbi non devono essere esposti al sole diretto, vanno portati al mare con i vestiti e il cappellino e dovrebbero stare sotto l'ombrellone.

 
 

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