Cellule staminali nell'ovaia: aiuto per le donne sterili e menopausa
Concepimento - Articoli
Scritto da leoncina     Lunedì 27 Febbraio 2012 16:00 Stampa
ovuli_logoDagli anni '50 c'è la convinzione scientifica che le donne nascono con un numero di ovociti prestabilito geneticamente e che dopo la nascita non ne vengono più prodotti dall'organismo. Ma una nuova scoperta dei ricercatori del Massachussetts General Hospital potrebbe rivoluzionare l'intero mondo accademico sulla fertilità: l'esistenza non solo di cellule staminali nelle ovaie, ma capaci di generare nuove cellule uovo.

Lo studio pubblicato su Nature Medicine potrebbe riscrivere la storia di molte donne sterili e allontanare l'arrivo della menopausa.

cellule staminali nell'ovaia aiuto per le donne sterili e menopausa
Secondo l'ipotesi classica che riguarda la riproduzione femminile, la donna nasce con una quantità prestabilita di ovociti che durante la sua vita vengono esauriti fino a determinare la  menopausa; l'aver isolato le staminali ovariche di donna e aver prodotto nuovi ovociti da queste smonta la teoria della scadenza della fertilità quindi in teoria, isolando le staminali ovariche e conservandole in banche cellulari, ogni donna potrebbe iniziare una gravidanza anche dopo la menopausa. Inoltre le staminali potrebbero essere la soluzione definitiva per alcuni casi sterilità.

Per esaminare la funzionalità delle cellule staminali isolate delle ovaie umane, i ricercatori le hanno marcate con una proteina fluorescente che ha avuto il compito di evidenziatore; dopodiché sono state iniettate in tessuto ovarico umano fornito da una biopsia e innestato sotto la pelle dei topi: dopo 7 e 14 giorni gli esami hanno rivelato la presenza di numerosi follicoli umani con ovociti contenenti il marcatore e generati quindi dalle staminali umane.

Il risultato del team è arrivato dopo anni di ricerca e Jonathan Till, coordinatore del gruppo, ha dichiarato che questa tecnica potrebbe migliorare la procreazione medicalmente assistita, inoltre lavorando le staminali invece che gli ovuli, si potrebbero eliminare molte delle scocciature della fertilizzazione in vitro abbattendo i costi delle terapie ormonali in accoppiata all'estrazione degli ovuli. Se questi risultati verranno confermati, la strada del team americano potrebbe rivelarsi assolutamente rivoluzionario.
 

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