La sclerosi multipla diventa più aggressiva in primavera e estate
Donna - Articoli
Scritto da Angela Messina     Mercoledì 01 Settembre 2010 14:15 Stampa
sclerosi multiplaLa sclerosi multipla (SM), chiamata anche sclerosi a placche, è una malattia infiammatoria cronica demielinizzante, a patogenesi autoimmune, che colpisce il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale).

Stando ai ricercatori, le lesioni e i danni cerebrali della SM peggiorerebbero  tra marzo e agosto, quando il sole e le temperature più calde caratterizzano le giornate.
in primavera ed estate la sclerosi multipla è più aggressiva

Secondo una ricerca americana, realizzata dal Brigham and Women’s Hospital di Boston (Usa) e coordindata dal dottor Dominik Meier, nel periodo che va da marzo ad agosto la malattia pare avere un picco.

Per giungere a questa conclusione hanno preso in esame tra il 1991 e il 1993 le risonanze magnetiche cerebrali di 44 pazienti tra 25 e 52 anni affetti dalla malattia.

Cosa è stato scoperto è lo stesso dottor Meier a spiegarlo, dicendo che i risultati hanno dimostrato che la comparsa delle lesioni nelle scansioni cerebrali erano 2-3 volte maggiori nei mesi da marzo ad agosto, rispetto ad altri mesi dell’anno.

Una differenza rilevante insomma e aggiunge che lo studio ha anche rilevato che le temperature più calde e le radiazioni solari sono legate all’attività della malattia, mentre non risulta alcun legame tra precipitazioni e lesioni.

L'incidenza è di 1/100.000 nelle aree equatoriali, varia da 6 a 14/100.000 nel sud degli Stati Uniti e nell'Europa meridionale e da 30 a 80/100.000 in Canada, nell'Europa settentrionale e nel nord degli Stati Uniti.

Ciò ha messo in evidenza l'esistenza di un fattore ambientale strettamente collegato con la malattia.

Ad oggi, la sclerosi multipla colpisce circa tre milioni di persone nel mondo, mezzo milione in Europa e più di 50.000 in Italia.

Tra i disturbi neurologici è il più diffuso tra i giovani adulti e la principale causa neurologica di disabilità.

La malattia si presenta primariamente in età compresa tra i 14 e i 40 anni, con un picco verso i 30 anni, invece è poco frequente sopra i 50 anni.

Fonte
: ASCA
 

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