Tumore al seno: scoperta proteina che predice la risposta alla terapia
Donna - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Mercoledì 05 Novembre 2014 15:40 Stampa
Seno LogoGrazie alla scoperta di una proteina si potrà sapere in anticipo se la paziente risponderà o meno alla chemioterapia e anche se svilupperà metastasi, si chiama Taz, ed è una oncoproteina utilizzabile come biomarcatore per il tumore al seno.

La ricerca è dell'Istituto Regina Elena di Roma (Ire), finanziato dall'Associazione italiana ricerca contro il cancro (Airc) e pubblicato sulla rivista "Oncotarget", in un precedente lavoro, come spiega Marcello Maugeri, uno dei ricercatori, avevano già scoperto che Taz rendeva le cellule tumorali più cattive (agendo sulle staminali tumorali proteggendole dalla chemioterapia).

Donna, seno

In questo nuovo lavoro i ricercatori hanno studiato il legame tra la presenza di Taz e il tipo di risposta alla terapia pre-operatoria che si fa nelle pazienti con tumore al seno HER2-positivo.

Si parla di un tipo di cancro del seno che è presente in un caso su 5, chi ha una maggiore espressione della proteina HER2 è colpita da un tumore più biologicamente aggressivo.

I risultati della ricerca hanno rilevato una buona risposta al trattamento con chemioterapia e trastuzumab e la scomparsa del tumore solo se vi è una bassa espressione di Taz (avviene nel 50% delle pazienti), mentre livelli elevati di Taz sono correlati ad una mancata risposta al trattamento.

Il prossimo passo sarà condurre uno studio sulle pazienti per validare questo nuovo marcatore e farlo entrare nella pratica clinica nelle donne con tumore della mammella HER2 positivo, per effettuare una terapia preoperatoria solo nelle pazienti che ne possano beneficiare.

Clinicamente, aggiunge Ruggero De Maria, direttore scientifico dell'Ire, è fondamentale riuscire a predire una buona risposta al trattamento che deve essere capace di far scomparire la lesione tumorale per permettere alla chirurgia di essere più efficace e meno invasiva.

Per questo l'Ire vuole effettuare uno studio più ampio, arruolando centinaio di pazienti in collaborazione con altri centri laziali.

Il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato ha dichiarato che è ora che nel Lazio si attivi una rete con un contatto dedicato che si occupi di carcinoma mammario e dei tantissimi casi che interessano l’universo femminile.

Inoltre è doveroso per il Lazio prestare parecchia attenzione alle pubblicazioni dell’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) e divulgarne i link anche sul proprio portale regionale.

Bisogna far sì che le donne sappiano e capiscano l’importanza della prevenzione e dello screening periodico, sia con mammografie che ecografie periodiche.

 

Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno, accetti il servizio e gli stessi cookie. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information