Gravidanze ravvicinate: maggiore il rischio di autismo per il nascituro
Gravidanza - Articoli
Scritto da Angela Messina     Martedì 11 Gennaio 2011 09:32 Stampa
gravidanzaNegli ultimi hanno è aumentato il numero di donne che ha la prima gravidanza in età più avanzata, di conseguenza spesso si accorciano i tempi per avere un secondo figlio. Secondo una ricerca della Columbia University, diretta dal dottor Keely Cheslack-Postava e pubblicata su "Pediatrics", le donne che portano a termine gravidanze ravvicinate (meno di un anno l'una dall'altra), hanno una maggiore possibilità che il secondogenito sia affetto da autismo.

Gli scienziati hanno preso in esame più di 660.000 secondogeniti, nati in California, focalizzandosi sullo spazio di tempo intercorso tra le due gravidanze. Così è emerso come autismo e intervallo tra i parti erano collegati: quando l’intervallo di tempo tra un parto e l’altro è pari a 12 mesi o poco più, il bimbo più piccolo va incontro ad un rischio triplicato di essere autistico.

secondogeniti a rischio autismo se le gravidanze sono troppo ravvicinateI dati sarebbero infatti i seguenti: la percentuale di rischio è pari al 3,4 per i fratelli nati a distanza di 12 mesi, all’1,9 per differenze comprese tra 12 e 23 mesi, e all’1,2 per divari superiori ai due-tre anni.

Come si spiega questa maggiore fragilità? Secondo gli esperti, il corpo femminile, per il quale la gravidanza rappresenta uno sconvolgimento fisico, ormonale ed emotivo molto intenso, necessita di tempi fisiologici più lunghi per riprendere pienamente la sua perfetta funzionalità. Due gravidanze troppo ravvicinate indebolirebbero la donna e di conseguenza il nascituro, che potrebbe non disporre del necessario apporto di sostanze nutrienti, in primis acido folico e ferro.

Tuttavia, Cheslack-Postava e colleghi vogliono evitare allarmismi, affermando che si tratta di una statistica, che si aggiunge al consiglio di aspettare almeno un anno tra una gravidanza e l'altra anche per evitare altri rischi noti come le nascite pretermine e il basso peso del neonato.

Fonte: AGI
 

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