La nuova pillola dimagrante efficace e sicura
Donna - Bellezza
Scritto da Nancy Tinervia     Mercoledì 07 Aprile 2010 10:30 Stampa
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Arriva dall'Università di Bologna la prima pillola dimagrante senza effetti collaterali sulla psiche, come accadeva con i precedenti farmaci anoressizzanti: il nuovo medicinale, pur utilizzando un vecchio principio, è tutto nuovo ed è sicuro in quanto non agisce sul cervello ma solo sul metabolismo.

Gli scienziati bolognesi, coordinati dall'endocrinologo Uberto Pagotto, hanno scoperto che spegnendo i recettori dei cannabinoidi CB1 (il bersaglio di farmaci anoressizzanti come "Rimonabant" ritirato dal commercio nel 2008) solo negli organi periferici, il dimagrimento avviene ugualmente ma senza effetti collaterali.

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Pubblicata sulla rivista Cell metabolism, la ricerca dimostra che per dimagrire non serve un farmaco che riduca l'appetito ma basta uno che agisca sul metabolismo energetico, inducendo a bruciare più calorie: un farmaco selettivo che faccia questo non interferendo con i recettori CB1 del cervello, quindi, potrebbe essere promettente e sicuro contro l'obesità e le patologie associate come per esempio il diabete.

La storia di Rimonabant (nome della molecola) è travagliata: il farmaco infatti agisce sul cervello spegnendo i CB1 e diminuendo l'appetito e sul metabolismo corporeo, ma questo processo è troppo pericoloso.

Studi e ricerche dimostrarono la capacità di triplicare il rischio di ansia e depressione tendente al suicidio, e ciò ha indotto le autorità regolatorie Usa e Europee (FDA ed EMEA), a ritirarlo dal commercio, assieme a tutti i farmaci affini.

Adesso i ricercatori italiani rimettono in pista non il farmaco in sé ma il suo meccanismo d'azione che, con opportune modifiche, può essere sfruttato per mettere a punto una pillola dimagrante sicura.

La sperimentazione è stata effettuata su due gruppi di topi di laboratorio che, in entrambi i casi, non sono ingrassati nonostante la dieta ipercalorica: ciò significa che non serve agire sul cervello e spegnere l'appetito per indurre il dimagrimento, basta agire sul metabolismo energetico inducendo a bruciare più calorie spegnendo solo i recettori CB1 degli organi periferici.

Fonte: Sito web ANSA
 

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