Cancro: un ricercatore italiano fa invecchiare le cellule malate
Benessere - Articoli
Scritto da Maria Ida Longo     Giovedì 18 Marzo 2010 15:00 Stampa
analisi di ricerca L’ultima rivelazione per la lotta contro il cancro arriva da uno scienziato italiano, Pier Paolo Pandolfi, che attualmente lavora  presso la Harvard Medical School di Boston dopo una lunga carriera alla Sloan-Kettering Cancer Center di New York.

Pandolfi è riuscito ad interrompere il meccanismo di replicazione infinita delle cellule tumorali facendole invecchiare e morire invece di avvelenarle con sostanze tossiche che causano spesso molteplici effetti collaterali.

ricerca medica anti tumorale

La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Nature e potrebbe portare ad una vera e propria rivoluzione nel campo dei farmaci anti tumorali, in quanto potrebbe guarire quasi tutti i tipi di tumori.

Lo scienziato, ha scoperto che spegnendo il gene Skp2 ovvero quello che provoca il cancro, con farmaci anti Skp2, le cellule malate invecchiano fino a morire.

Le cellule tumorali, si dividono  in modo infinito, senza passare dal normale processo di senescenza, ma la ricerca effettuata su topolini colpiti da diversi tipi di cancro, ha dimostrato che bloccando il gene Skp2, le cellule invecchiano smettono quindi di dividersi e muoiono.

Pandolfi ha spiegato che si tratta di un processo di difesa naturale presente in tutti noi, infatti la risposta di senescenza è lo stesso meccanismo che protegge la pelle dai danni del sole, la cellula "scottata" e danneggiata attiva fisiologicamente un programma di autodistruzione.

In conclusione lo scienziato spiega che questo processo potrebbe rivelarsi una cura valida per molti, forse tutti i tumori infatti la risposta di controllo che avvia la senescenza in caso di anomalie cellulari oncogeniche avviene in tutte le cellule del nostro corpo.

Fonte: Sito web ANSA
 

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