Piante di casa insospettabilmente velenose
Benessere - Articoli
Scritto da Nancy Tinervia     Giovedì 08 Aprile 2010 11:30 Stampa
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I dati raccolti dal Centro nazionale di informazione tossicologica della Fondazione Maugeri a Pavia, che ha condotto uno studio pilota per individuare percorsi di diagnosi appropriati, contano circa 200 intossicazioni all'anno da veleni presenti nelle piante di casa, e il 72% di questi si verifica per motivi accidentali.

Infatti, siamo circondati da piante domestiche che in realtà non conosciamo molto bene, nelle quali si celano insospettabili veleni: da ciclamini, allori e rododendri, a oleandri, glicini e gelsomini, tutte piante apparentemente innocue e con la quali si entra in contatto facilmente.

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Addirittura ci sono piante domestiche usate a scopo ornamentale che risultano tossiche a diversi gradi, come la diffusissima Stella di Natale, il vischio, le bacche rosse di agrifoglio e il pungitopo, che  possono provocare da semplici effetti irritativi fino a sintomi gastroenterici anche importanti in caso di ingestione.

Il 40% delle vittime da intossicazione sono proprio i bambini che non sanno quali piante sono da "non toccare": anche gli adulti non scherzano, cadendo spesso in errore nel riconoscere le piante, e finendo in ospedale perché per esempio ingeriscono le bacche di Daphne mezereum (tossiche) come bacche di ribes, o confondono la borragine con le pericolose Digitalis Purpurea e mandragola.

Ovviamente la cosa più preoccupante resta l'errore di diagnosi in caso di intossicazione vegetale: spesso i centri di emergenza non sono adeguatamente attrezzati di laboratori specializzati per i dosaggi specifici e sono sprovvisti di un tossicologo o di un esperto botanico.

Fonte: Sito web ANSA
 

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