Una proteina del latte materno blocca la trasmissione dell’Hiv
Bambini - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Mercoledì 23 Ottobre 2013 09:31 Stampa
allattamento picL'allattamento materno di nuova sulla cresta dell'onda e stavolta la notizia è sorprendente: una proteina contenuta nel latte materno neutralizza l'Hiv e protegge i neonati dal contrarre il virus dalle madri infette.  
 
Il nome della proteina è TNC (la tenascina C), nota per il ruolo svolto nella guarigione delle ferite e adesso associata, da un nuovo studio condotto dalla Duke University, alla prevenzione dell'infezione da Hiv attraverso l'allattamento al seno.  
 
Allattamento al seno

La ricerca, pubblicata sulla rivista specialistica "Pnas", evidenzia come la proteina del latte materno possiede notevoli proprietà antivirali. La proteina TNC si mette all’opera contro l’Hiv, bloccando l’entrata del virus, cattura le particelle virali neutralizzando l’Hiv direttamente, legandosi al pericapside, il suo strato più esterno.  
 
I ricercatori ritengono che la proteina agisca in combinazione con altri fattori anti-Hiv inclusi nel latte materno, la scoperta è particolarmente promettente per la creazione di terapie preventive dell’Hiv nei neonati da somministrare per via orale.  
 
Gli studiosi hanno avanzato l’ipotesi che la TNC non agisca da sola, ma di concerto con altri elementi contenuti nel latte materno. Questo spiegherebbe, secondo la ricerca, il motivo per cui molti neonati allattati al seno da mamme sieropositive non si contagino con il virus.
 
I ricercatori andranno avanti con altri approfondimenti per avere un quadro completo dei meccanismi che si attivano, ma la scoperta è molto promettente.
 
L'allattamento al seno può essere di per sé uno strumento di prevenzione e già lo è per molte malattie che minacciano la salute del bebè.
 
L’Aids è una malattia troppo diffusa nel mondo per essere trascurata dalla ricerca e dalle principali società di medicina che si trovano nel nostro Pianeta. 
 
Hanno partecipato alla ricerca studenti laureandi, dottorandi di ricerca e professori molto importanti. Da questi dati, si vorrebbe adesso tentare una nuova strada per mettere a punto un vaccino efficace per limitare la diffusione ed il contagio del virus dell'Aids.
 
 

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