Correlazione tra fumo passivo e morte in culla
Bambini - Articoli
Scritto da Tatta Bis     Mercoledì 04 Giugno 2014 13:13 Stampa
Bimbo DormeLa morte in culla o SIDS è in agguato per i bimbi che hanno genitori che fumano, l'allarme viene lanciato dal reparto di Broncopneumologia dell’Ospedale Pediatrico del Bambin Gesù di Roma.
 
Nello specifico, un bambino su cinque che arriva in ambulatorio con problemi di tosse o broncospasmo, lo deve al fumo passivo. La sindrome della morte in culla colpisce i bambini tra un mese e un anno di età. La definizione Sids, si applica quando si possono escludere tutte le altre cause note per spiegare il decesso del neonato, da malformazioni a eventi dolosi.
 
Bambina che dorme

Esiste anche il "fumo di terza mano": si tratta delle sostanze dannose in esso contenute, di cui si impregnano gli abiti (ad esempio la mamma o il papà fumano una sigaretta in terrazzo, ma poi rientrano e prendono in braccio il bimbo cogli abiti impregnati di queste sostanze tossiche). 
 
Molti studi, infatti, hanno dimostrato, che esiste una correlazione tra il fumo di sigaretta e molte patologie respiratorie, cardiovascolari, digestive e del sistema riproduttivo.
 
Prime tra tutte l’asma, poi bronchite cronica ostruttiva, infarto e angina al cuore, ictus e tumore del polmone.
 
Circa 1,2 miliardi di fumatori adulti producono fumo ambientale o di “seconda mano”, mettendo così a rischio la salute del 52% di bambini, che nel secondo anno di vita è esposto al fumo passivo, tant’è che il 38% di essi, ha un o entrambi i genitori che fumano in casa.
 
Il fumo passivo rappresenta un grave fattore di rischio per la salute e la stessa incolumità dei neonati: la terribile SIDS, anche detta “morte bianca” (interessa i neonati sotto l’anno di vita che muoiono per cause improvvise e sconosciute), è favorita dal fumo, un terzo del totale dei casi si potrebbe evitare semplicemente non fumando negli ambienti in cui si trovano i bambini.
 
Quando un bambino cresce “respirando” agenti inquinanti come le tossine prodotte dal fumo di sigaretta, è già predisposto a diventare un adulto con malattie del cuore, tra cui la pericolosa cardiopatia ischemica, come spiega Attilio Turchetta, responsabile di Medicina dello Sport del Bambino Gesù.
 
Inoltre un bambino figlio di fumatori facilmente prenderà il vizio a sua volta, iniziando a sperimentare le sigarette nella prima adolescenza e proseguendo fino all’età adulta. 
 
 

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