Protesi al seno vietate fino a 18 anni
Donna - Articoli
Scritto da Carmela Pelaia     Mercoledì 23 Maggio 2012 09:45 Stampa
Seno_LogoOra le protesi al seno sono vietate fino ai 18 anni per legge: alla fine del 2011, dopo lo scandalo delle protesi francesi difettose Pip, il Senato aveva ripreso l'esame, approvando il testo con l'inasprimento delle pene da 5mila agli attuali 20mila euro che oggi, in sede legislativa, ha ottenuto il definitivo via libera dalla commissione Affari sociali.

Un ddl che vieta gli interventi a soli fini estetici sulle minori, introducendo pesanti sanzioni per i medici che non rispetteranno le norme. Vengono stituiti anche i registri nazionale e regionali per gli impianti di protesi mammaria.

protesi al seno vietate fino a 18 anni
L'ex sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, che si era fatta promotrice del provvedimento nel corso del suo mandato, lo definisce un "risultato storico": secondo le stime della Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica (Sicpre), le minorenni che ottengono un impianto di protesi mammaria sono 1000 ogni anno (ma consentendo di intervenire laddove sia certificata una ''grave malformazione congenita").

Francesca Martini  dichiara che un ulteriore obiettivo è quello di ''tutelare la salute di tutte le donne sottoposte ad intervento di mastoplastica additiva, sia per finalità ricostruttive che estetiche''. Perché entro sei mesi si potra' infatti anche contare sui registri per gli impianti al seno, che tutte le Regioni dovranno istituire ora per legge e che raccoglieranno dati che confluiranno anche in un registro nazionale tenuto dal ministero della Salute. Nei registri ci sarà l'obbligo di indicare ''tipologia e durata degli impianti, con informazioni dettagliate circa il materiale di riempimento utilizzato ed etichettatura del prodotto, gli effetti collaterali ad essi connessi nonché l'incidenza dei tumori mammari e delle malattie autoimmuni''. Un forte deterrente per evitare il ripetersi di scandali come quello recente delle protesi Pip, riempite appunto con sostanze non idonee e nocive, oltre alla possibilità di monitorare l'esito clinico degli interventi per prevenire complicanze e migliorare la gestione assistenziale.
 

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