Mamme che lavorano? Più felici se a tempo pieno. Sarà vero?
Donna - Articoli
Scritto da Eva Forte     Martedì 21 Agosto 2012 09:31 Stampa
mamma lavoroQuante emozioni all'arrivo del bebè, sia belle che meno rilassanti. Uno dei primi pensieri per le donne che lavorano va rivolto sicuramente al futuro lavorativo e su come gestire casa e famiglia, insieme all'eventuale lavoro. Se si pensa che dedicarsi alla famiglia, chiudendo ogni possibilità di lavoro esterno, beh bisogna ricredersi o almeno così ha elaborato un recente studio di settore che afferma che le mamme che riescono a occuparsi della famiglia continuando a lavorare sono sicuramente più felici e anche sane di chi lascia tutto.

Lo confermano i ricercatori americani delle due Università di Penn State e Akron dopo aver analizzato 2540 donne che hanno partorito tra il 1978 e il 1995. Il risultato? Riprendere attivamente a lavorare a tempo pieno fa guadagnare in serenità e salute. Vediamo la ricerca e aggiungo qualche considerazione personale sui risultati.

Mamme e lavoro
Chi invece ha scelto di rientrare a lavoro part-time o di non rientrare proprio è a maggior rischio di depressione e questo perché chi decide di lavoare come prima ha un luogo dove esprimersi e mostrare la propria competenza anche al di fuori delle mura domestiche.

Chi ne esce peggio sono le neomamme disoccupate e non per scelta, a seguire poi il part time che è meno remunerato rispetto al full time e che offre anche minore sicurezza per la lavoratrice. Secondo Adrianne French il lavoro migliora l'autostima, offre degli obiettivi da raggiungere e mantiene il controllo sulla propria vita e l'indipendenza. I suoi consigli infatti sono proprio per tornare a labvoro il prima possibile dopo la nascita del bebè, senza aspettare troppo tempo.

Attenzione anche ai compromessi che le donne si sentono in dovere di fare durante i periodi critici della propria vita, con i cambiamenti portati dal matrimonio e dalla nascita dei figli. Continuare a lavorare offre maggiore serenità e assicura un futuro anche in caso di eventuale divorzio.

Il mio pensiero su questa ricerca

Da non sottovalutare però che il risultato potrebbe essere spiegato anche dal fatto che occuparsi 24 ore su 24 della propria famiglia sia comunque più faticoso che demandare questi compiti ad altri per poter lavoare in un ambiente extra-domestico per l'intera giornata. Rimanere fuori casa alla mattina alla sera e godere della propria casa e famiglia solo per poche ore durante la settimana può sicuramente giovare dal lato della propria autostima almeno sul piano lavorativo, ma può portare problemi affettivi e sensi di colpa nel vedere che la crescita dei propri figli viene passata ad altri (nonni, baby sitter, corsi scolastici extra orario, zii...). Quindi non sempre il tornare a lavoro full time può portare benessere alla neomamma.

Nel caso di chi non lavora o di chi lavora part-time (che per me rimane la migliore soluzioni per le neo mamme che in questo modo possono continuare ad avere una propria autonomia lavorativa e allo stesso tempo possono prendersi cura della crescita dei figli), spesso la serenità potrebbe essere riacquistata anche solo avendo a mente di lasciarsi dei momenti per la propria persona e non solo e unicamenete per accudire casa, figli e marito. Questo quindi anche rimanendo a casa e svolgendo il duro lavoro della mamma e casalinga. Altra cosa importante è quella di tenere saldi i rapporti con l'esterno, fare due passi e prendersi cura di se stesse: non è necessario un lavoro full time a mio avviso, ma è necessario non perdere di vista un punto importante della nostra vita. Diventare mogli e mamme non deve far dimenticare che siamo pur sempre delle donne, con obiettivi, sogni e desideri che escono dalle mura domestiche. Se invece si deve o si vuole tornare a lavorare full time, l'importante è passare tempo di qualità con i bambini, non contano le ore ma il modo in cui impieghiamo il tempo insieme a loro.


 

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