Il bimbo nasce morto e la madre perde l’utero: medici assolti
Gravidanza - Articoli
Scritto da Maria Ida Longo     Giovedì 23 Settembre 2010 15:45 Stampa
La sentenza assolve i medici dell'opsedale Piove di SaccoClaudia Nori, 27 anni di Campagna Lupia (Venezia) al settimo mese di gravidanza, la notte tra il 2 e il 3 settembre accusa forti dolori al ventre e così si reca d'urgenza all'ospedale di Piove di Sacco (Venezia), dove non le viene diagnosticato il distacco i placenta ma addirittura le viene detto di recarsi all'Ospedale di Padova.

I due coniugi senza alcun supporto medico, si recando a quindi Padova, dove la donna viene sottoposta urgentemente a taglio cesareo, la conclusione: il bimbo è ntao morto e la donna perde l'utero.

Queste dichiarazioni però hanno causato il malcontento di diverse istituzioni
A tal proposito è stata istituita una commissione regionale di inchiesta, per accertare le eventuali responsabilità e il risultato è stato che, Giuseppe Simini, presidente della suddetta commissione dichiara che, ineccepibili le modalità di accoglienza e le procedure adottate all'ospedale di Piove di Sacco sono ineccepibili.

Questo è quanto riporta Leonardo Padrin (Pdl), dopo aver ascoltato gli esiti della relazione del team che ha lavorato insieme ai tre ispettori inviati da Roma: in poche parole, la duplice inchiesta regionale e ministeriale, assolve da qualsiasi responsabilità l'ospedale di Piove di Sacco e i suoi operatori.

Queste dichiarazioni però hanno causato il malcontento di Luca Coletto, l'assessore alla Sanità, in quanto, si augura davvero che questa sia la verità e dichiara di non aver ancora ricevuto nessuna relazione finale, completa delle firme di tutti i commissari, stessa relazione che non è ancora arrivata neanche al presidente Luca Zaia a Roma.

Inoltre, fa noto che queste indiscrezioni ufficiose configurano una scorrettezza di estrema gravità nei confronti della Regione e del ministero della Salute.

Teresa Petrangolini, segretario di Cittadinanzattiva-Tribunale del malato, fa presente che il caso della giovane donna e del suo bambino è ancora più scandaloso della recente scazzottata accaduta a Messina, perché chiarisce ancora una volta dove le donne devono e non devono partorire.

Inoltre, la cosa ancora peggiore è che stando alle dichiarazioni del marito della donna, nessuno si è preso cura di loro: infatti nella denuncia presentata in Procura dice che è stata loro negata l'ambulanza e quindi sono stati costretti ad andare a Padova con la loro auto.

Secondo Luigi Fedele, primario della Ginecologia dell'ospedale maggiore di Milano, il caso è stato sottovalutato e la diagnosi di distacco della placenta andava fatta a Piove di Sacco: Leoluca Orlando, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari, si augura che queste cose non accadano mai più.

Intanto la giovane donna Claudia Nori è ricoverata nel Centro di riabilitazione neurologica di Vicenza.

Fonte: ASCA
 

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