Ennesima lite in sala parto: la piccola Samanta invalida al 100%
Gravidanza - Articoli
Scritto da Maria Ida Longo     Mercoledì 29 Settembre 2010 13:53 Stampa
Un altro caso di lite in sala parto Ci occupiamo purtroppo di un altro caso di presunta lite in sala parto, dove a farne le spese sono state una madre trentenne di origine albanese, Albana, che a causa dell'utero lacerato non potrà mai più aver figli e la piccola Samanta, che a causa del mancato ossigeno causato dal ritardo nel nascere è invalida al 100%.

La piccola Samanta è totalmente cieca, alimentata da un sondino, in quanto incapace di deglutire: a causa di questo, di continuo le vengono aspirati i muchi perché potrebbero portarla al soffocamento.

Le due dottoresse avevano divergenze d'opinione su come fare partorire la donna
La vicenda è successa agli Ospedali riuniti di Bergamo, a gennaio di quest'anno, ma è stata denunciata da poco in quanto la bimba è stata dimessa solo qualche giorno fa dall'ospedale.

Il padre della piccola, Saimir Zekaj, 38 anni, albanese da 16 anni in Italia e operaio all'inceneritore di Dalmine, dichiara che, la moglie ha avuto un travaglio durato due giorni e che al momento del parto è scoppiata una furibonda lite tra le due dottoresse che si occupavano della giovane partoriente.

Una delle due dottoresse voleva fare il parto cesareo, l'altra invece optava per il parto naturale, purtroppo la prima ha dovuto rinunciare al suo intento: la bimba è nata solo dopo che le dottoresse sono andate via e sono subentrati altri medici per il cambio turno, che vista la situazione hanno praticato il taglio cesareo: purtroppo ormai la situazione si era molto aggravata, la madre aveva l'utero lacerato e la piccola aveva subito gravissimi danni.

Inoltre, avevano anticipato che la piccola Samanta sarebbe nata di 3 chili e 800 grammi, ma non è stato così: infatti la bimba alla nascita pesava oltre 4 chili e 500 grammi: intanto sulla vicenda è incorso un indagine.

Fonte: Asca
 

Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno, accetti il servizio e gli stessi cookie. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information