L'assunzione di vitamina D in gravidanza è sicura per mamma e bambino
Gravidanza - Articoli
Scritto da Angela Messina     Venerdì 01 Luglio 2011 09:25 Stampa
vitamina DL'assunzione di integratori di vitamina D in gravidanza è sicuro e ne migliora l'assimilazione, secondo uno studio pubblicato su Journal of Bone and Mineral Research dai ricercatori della Medical University of South Carolina di Charleston (Usa). Il dottor Bruce Hollis e colleghi hanno valutato se e come una integrazione di vitamina D durante i 9 mesi potesse essere sicura ed efficace nell’offrire i vantaggi che questa preziosa vitamina può donare.

La  vitamina D favorisce il riassorbimento di calcio a livello renale, l’assorbimento intestinale di fosforo e calcio e i processi di mineralizzazione dell’osso ed anche di differenziazione di alcune linee cellulari e in alcune funzioni neuromuscolari. Pochi alimenti contengono quantità apprezzabili di vitamina D. Un alimento particolarmente ricco è l’olio di fegato di merluzzo. Seguono, poi, i pesci grassi (come i salmoni e le aringhe), il latte e i suoi derivati, le uova, il fegato e le verdure verdi. Del resto l’esposizione alla luce solare è normalmente sufficiente affinché ci sia una adeguata produzione interna di tale vitamina.

L'assunzione di vitamina D in gravidanza fa bene a mamma e figlio
Per questo motivo hanno coinvolto in uno studio randomizzato e controllato 350 donne in attesa. Le partecipanti erano tutte tra la 12ma e la 16ma settimana di gestazione. Prima di iniziare con i test, le donne sono state suddivise a caso in tre gruppi. Il primo gruppo avrebbe ricevuto 400 UI (Unità Internazionali) di vitamina D al giorno; il secondo gruppo 2.000 UI e il terzo gruppo 4.000 UI al giorno.

I ricercatori sono stati spronati dalla confusione che ancora regna riguardo l’azione della vitamina D in gravidanza e sui presunti possibili danni al feto. Se da una parte regna la confusione, e pur vero che ormai tutti riconoscono il ruolo chiave di questa vitamina nel promuovere l’omeostasi dell’organismo – ossia l’auto-capacità di ritrovare l’equilibrio e la salute – e che, per contro, una carenza può influire negativamente sul sistema immunitario, il sistema cardiovascolare ecc.

Al termine del periodo di test, i ricercatori hanno scoperto che le donne che hanno ricevuto il più alto livello di integrazione  avevano più probabilità di raggiungere e sostenere il livello adeguato di concentrazione nel sangue di vitamina D nel corso della loro gravidanza. Per contro, i ricercatori hanno apppurato che le appartenenti ai gruppi che avevano ricevuto più bassi livelli di integrazione vitamina D non avevano raggiunto il livello di soglia di questa vitamina nel circolo sanguigno.
 

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