Gravidanza: lo stress della mamma passa al nascituro
Gravidanza - Articoli
Scritto da Angela Messina     Venerdì 22 Luglio 2011 09:13 Stampa
gravidanzaSe durante la gravidanza la futura mamma subisce alti livelli di stress, questi possono ripercuotersi negativamente sul nascituro che, con l'età, potrebbe dimostrarsi incapace di affrontare le situazioni stressanti. La scoperta arriva da uno studio pubblicato su Translational Psychiatry e condotto da Helen Gunter and Thomas Elbert dell'Università di Costanza su 25 donne, di cui alcune vittime di violenze da parte dei compagni, durante la gravidanza.

I ricercatori hanno monitorato la gravidanza di 25 donne e hanno poi analizzato il patrimonio genetico dei loro figli, rilevando che coloro che erano nati dalle donne che avevano subito alti livelli di stress (come minacce e violenze da parte del marito) avevano un'alterazione in un gene, il recettore dei glucocorticoidi, coinvolto nella regolazione della risposta ormonale allo stress. Ulteriori studi, spiegano i ricercatori, dovranno ora essere condotti su un numero di donne maggiore per verificare i risultati ottenuti su un campione più rappresentativo.


se la mamma subisce alti livelli di stress in gravidanza il nascituro ne risente
“Sembrerebbe che i bambini che ricevono il segnale dalla loro mamma che stanno nascendo in un mondo pericoloso, corrono ai ripari e sviluppano una soglia più bassa per lo stress, e sembrano essere più sensibili a esso.” Thomas Elbert, direttore della ricerca, spiega con queste parole il significato dello studio, sottolineando tuttavia un aspetto importante: in tutti i casi analizzati le future mamme avevano subito stress molto gravi, causati da avvenimenti purtroppo non troppo rari ma comunque decisamente straordinari.

Non si parla, quindi, del normale stato d’ansia e delle comuni preoccupazione che affollano la mente di una donna incinta, spesso in tensione per la salute del nascituro. È anche vero, tuttavia, che nella crescita di un bambino e nello sviluppo delle sue capacità di far fronte ai problemi entrano in gioco altri fattori, come l’ambiente in cui vive e sono gli stessi ricercatori, infatti, ad affermare che lo studio necessita di ulteriori approfondimenti.
 

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