Donna perde il bimbo all'ottavo mese di gravidanza
Gravidanza - Articoli
Scritto da Carmela Pelaia     Lunedì 12 Marzo 2012 17:18 Stampa
pancia_grav_logoUna donna di 29 anni,V.G., ha perso il suo bambino all'ottavo mese di gravidanza per il distacco della placenta dopo che era stata trasportata in elicottero da Lipari all'ospedale Papardo di Messina mentre lei ora è fuori pericolo. Il trasferimento si è reso necessario in quanto il nosocomio di Lipari è stato privato del punto nascita in seguito al nuovo piano sanitario e quindi non poteva fornire l'assistenza adeguata alla patologia.

Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, è molto indignato per l'accaduto e ha ritenuto opportuno inviare una lettera al governo in cui chiede che sia fatta un'indagine ministeriale.

donna perde il bimbo all'ottavo mese di gravidanza
La donna residente a Lipari si era recata con urgenza all'ospedale dell'isola dove i medici in servizio, due ginecologi e un anestesista, hanno immediatamente svolto gli esami ecografici e rilevato le condizioni critiche del feto. Quando dopo pochi minuti è stato accertato che non c'era più battito fetale sono scattate le modalità assistenziali per soccorrere la madre ed è stato allertato l'elisoccorso per l'ospedale di Messina dove sono state effettuate le opportune prestazioni sanitarie. Intanto i carabinieri, su mandato della procura di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), hanno chiesto all'ospedale Papardo una copia della cartella clinica della donna per accertare se il feto fosse già deceduto all'arrivo in pronto soccorso e per notificare il tempo di partenza dell'elicottero dalla chiamata.

Il sindaco di Lipari nella sua lettera di denuncia ribadisce :" E' un evento gravissimo la cui causa potrebbe essere nel mancato intervento assistenziale, ascrivibile al cattivo funzionamento delle apparecchiature sanitarie e nel ritardo dell'elicottero; nonostante le reiterate richieste, a Lipari non è mai stato ripristinato il punto nascita: la gravità del caso impone che siano valutati i diritti a tutela della persona e della vita." Un presidio di soli 26 posti letto, di cui 12 di area medica e 10 di area chirurgica, non può avere tutti i servizi che si rendono necessari in casi simili, come il reparto di rianimazione, il servizio immunotrasfusionale o la terapia intensiva neonatale.
 

Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno, accetti il servizio e gli stessi cookie. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information