A Torino nasce la prima bimba dopo un autotrapianto di tessuto ovarico
Gravidanza - Articoli
Scritto da Carmela Pelaia     Venerdì 16 Marzo 2012 10:28 Stampa
pancia_grav_logoIl 15 marzo è una giornata importante per la medicina: nell'ospedale Sant'Anna di Torino una mamma affetta da beta talassemia  si era sottoposta a chemioterapia che purtroppo l'aveva resa sterile, ma con la crioconservazione e il trapianto del proprio tessuto ovarico, dopo 8 anni è riuscita a concepire naturalmente ed è nata la bellissima Aurora.

Un evento tra i primi al mondo, la crioconservazione di questi tessuti è una tecnica avanzata sperimentale, pensata per permettere la gravidanza a quelle donne che devono sottoporsi a terapie compromettenti la loro fertilità, diretta dalla dottoressa Chiara Benedetto.

a torino nasce la prima bimba dopo un autotrapianto di tessuto ovarico
In questo caso la mamma era affetta da beta talassemia e all'età di 21 anni era stata sottoposta ad un trapianto di midollo osseo familiare che richiedeva una chemioterapia ad alte dosi causando la sterilità. Ma per dare una speranza alla donna di avere dei figli in un futuro venturo, i medici hanno prelevato in laparoscopia dei campioni di tessuto ovarico ricco di ovociti che era stato immediatamente congelato. Per 8 anni è stato crioconservato in azoto liquido presso il laboratorio FIVER dell'Ospedale Sant'Anna di Torino e nel 2010, sotto richiesta della donna, è stato ritrapiantato per poter cercare una gravidanza. Dopo il trapianto di midollo e la chemioterapia la donna era entrata in menopausa per cui si era impostata una terapia ormonale con estrogeni e progesterone sospesa per tre mesi, dopodiche è ricominciato il ciclo mestruare regolare e dopo un anno è rimasta incinta naturalmente. Ieri è nata quindi Aurora con taglio cesareo, di  3,670 kg.

Un processo che ha coinvolto diverse èquipe mediche, quelle del professor Alberto Revelli, Elisabetta Dolpin, Luisa delle Piane, Francesca Salvagno ed Emanuela Molinari, e il professor Gianluigi Marchino della laparoscopia. Sono già 60 i bambini nati nel mondo attraverso questa tecnica, per il futuro si punta anche a dare maggior energia agli ovuli, sfruttando i mitocondri (funzionano come delle centrali energetiche della cellula) della parte esterna dell'ovaio, che sono particolarmente dotati e in grado di offrire un sostegno alle cellule uovo. L'evento di Torino è stato il risultato di un lungo cammino, pieno di sacrifici e sofferenze, la piccola Aurora è un inno alla vita e alla ricerca.
 

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