Il caffè in gravidanza non nuoce al sonno del bambino
Gravidanza - Articoli
Scritto da Angela Messina     Venerdì 06 Aprile 2012 14:49 Stampa
gravidanzaLa ricerca arriva dal Brasile, la patria del caffè e afferma che bere del caffè in gravidanza, non altererà il ritmo del sonno del nascituro, così come non ci sono problemi a berlo durante l'allattamento.

Il metodo seguito dai ricercatori brasiliani è stato rigoroso e ha coinvolto le 4.200 donne che hanno partorito nella città di Pelotas nel 2004. Al momento della nascita a tutte le mamme è stato chiesto di rispondere a un questionario sul loro consumo di bevande a base di caffeina (non solo il caffè, ma anche il mate, un infuso tipico del Sud America) durante la gravidanza.

il caffè in gravidanza non nuoce al sonno del bambino
L’indagine è stata poi ripetuta a distanza di tre mesi, quando a un sottogruppo di oltre 800 che allattavano al seno, è stato domandato di fornire anche una serie di informazioni sul sonno dei loro bambini nei 15 giorni precedenti: quante ore dormivano di giorno e di notte, dove e con chi lo facevano, quante volte si svegliavano in media durante il riposo notturno.

Come spiegano gli esperti, le informazioni raccolte hanno mostrato come tutte le madri assumevano caffeina, tramite caffè o mate e che una su cinque, mentre era incinta, introduceva almeno 300 mg di caffeina ogni giorno, una dose equivalente o superiore a quella contenuta in tre tazze di caffè americano. A tre mesi di età del bambino questa quota di forti bevitrici scendeva un po', al 14%, una percentuale casualmente uguale a quella dei bambini che in media si svegliavano più di tre volte per notte. Tuttavia, non è stato trovato legame tra l'assunzione di caffè ed il riposo difficile del bambino.


Conclude allora la capo ricercatrice che un legame  sicuramente fra caffeina e risvegli c'è, perché effettivamente i risvegli erano più frequenti tra le mamme che avevano bevuto più caffeina in gravidanza e continuavano a farlo durante l'allattamento, ma la correlazione non era abbastanza forte da avere valore statistico, da poter escludere cioè che dipendesse solo dal caso o da altri fattori .

Tra gli scienziati che hanno esaminato la ricerca vi è la dottoressa Lona Sandon, nutrizionista dell'Università del Texas a Dallas, la quale è d'accordo con le conclusioni dei colleghi brasiliani, sottolineando come la soglia di caffeina che definisce le forti bevitrici in questo studio non è tale da condizionare in maniera importante il benessere del piccolo, pur trattandosi di uno stimolante del sistema nervoso centrale che può passare nel circolo fetale e, dopo la nascita, nel latte materno. Tuttavia, la scienziata consiglia lo stesso a mamme e donne incinte di assumere caffè con attenzione. La caffeina rimane uno stimolante e, in un periodo dal sonno raro e difficile, le donne non dovrebbero mettere a rischio le ore di risposo.
 

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