Lo studio dei ricercatori del Centre for Research on Inner City Health del St. Michael Hospital di Toronto fa emergere che le donne sposate portano avanti meglio la gravidanza. La ricerca è stata condotta su 6400 donne canadesi in dolce attesa.

Le sposate erano meno soggette ad abusi e violenze domestiche, alla depressione post partum e ala'abuso di sostanze dannose come alcol e fumo, o farmaci. Il 10% delle donne sposate esaminate aveva comunque avuto una di queste esperienze.



Nel caso di donne non sposate, invece, si parla del 20%. Il numero cresce ancora di donne single, che vedono le esperienze negative salire al 53% dei casi. Nel caso di divorzio o separazione durante l'anno precedente il parto, si parla del 67%. Il matrimonio, come suggerito da alcuni studi, non solo allunga la vita ma, a quanto pare, può far sì che la donna passi una gravidanza più serena e migliore.

Le donne sposate, infatti, sono risultate essere in modo significativo meno soggette agli abusi e violenze domestiche, alla depressione dopo il parto (o post-partum) e all'abuso di sostanze dannose come alcol e fumo, o farmaci.

Il dottor Marcelo Urquia e colleghi, che hanno pubblicato i risultati del loro studio sul Journal of Public Health, hanno anche scoperto che più a lungo una donna coabitava con un partner, meno probabilità aveva di sperimentare questo tipo di problemi. Si è dunque trovato come lo stato civile possa influire sul buon andamento della gravidanza e sulla salute in generale della madre.

Ciò che non è tuttavia ancora chiaro è se gli abusi da parte di un partner (anche momentaneo) o l'abuso di sostanze dannose e la depressione siano la causa o il risultato di una separazione o divorzio. Il dottor Urquia sottolinea che è importante conoscere la situazione famigliare delle donne incinte per comprendere l'impatto sulla loro vita di situazioni spiacevoli e le condizioni di salute in cui possono versare, sia durante la gravidanza che dopo il parto.