Esiste un legame tra l'infezione da Helicobacter pylori e la pre-eclampsia
Gravidanza - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Lunedì 05 Agosto 2013 13:45 Stampa
batteriSono state individuate le cause di una delicata malattia che può colpire madre e feto: i ricercatori dell'Università Cattolica-Policlinico "A. Gemelli" di Roma hanno scoperto come l'infezione da Helicobacter pylori (causa di gastrite e ulcera dello stomaco e del duodeno) possa essere una delle possibili cause di pre-eclampsia.
 
Questa è una malattia che colpisce le donne in gravidanza e che può evolvere e causare severe conseguenze sia per la madre sia per il nascituro. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista "Helicobacter".

Pre-eclampsia
Il primo autore della ricerca è Francesco Franceschi, ricercatore dell'Istituto di Medicina Interna e Geriatria dell'Università Cattolica che ha dimostrato come alcuni anticorpi prodotti a causa dell'infezione sostenuta da ceppi maggiormente aggressivi di Helicobacter pylori potrebbero danneggiare le cellule che originano la placenta.
 
Questa infatti non crescerebbe più in maniera normale e si innescherebbe un ridotto sviluppo placentare che può essere causa di pre-eclampsia (presenza di ipertensione arteriosa e perdita di proteine con le urine) che può evolvere in eclampsia.
 
Il rischio è la vita per la madre e per il feto. I risultati preliminari di questo studio clinico condotto su donne con pre-eclampsia hanno rilevato un'associazione tra positività per l'infezione da Helicobacter pylori ed alterazione del processo di placentazione.
 
La coautrice dello studio Nicoletta Di Simone, dirigente medico del Dipartimento per la Tutela della Salute della Donna, della Vita Nascente, del Bambino e dell'Adolescente del Policlinico Gemelli, ha dichiarato che lo studio potrebbero permettere un'identificazione precoce di donne a rischio di sviluppare una patologia pre-eclamptica durante la gravidanza con ottimizzazione dell'approccio diagnostico e terapeutico.
 
L'Helicobacter pylori è un batterio gram negativo flagellato acidofilo, il cui habitat ideale è il muco gastrico situato nello stomaco umano.
 
La trasmissione avviene mediante ingestione di alimenti (ortaggi, verdura) contaminati dalle feci umane e non adeguatamente lavati oppure da una bocca ad un'altra, generalmente attraverso l'ingestione di bevande (come bere dalla stessa bottiglia). 
 
Si pensa che il batterio possa giungere nella cavità orale attraverso il rigurgito o il vomito e che la bocca sarebbe solo un serbatoio transitorio, in cui l'H.pylori non potrebbe vivere a lungo. 
 
Nella grande maggioranza dei casi l'infezione si contrae in età giovanile (asilo, scuola, caserme) mentre è molto più raro il contagio nell’età adulta. L'HP ha trovato il suo luogo ideale nell'ambiente acido dello stomaco.  Qui si infiltra nella mucosa gastrica  provocando in breve tempo una "gastrite": un’infiammazione cronica.
 
 

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