Rimane incinta dopo il cancro alle ovaie con tessuto ovarico nell’addome
Gravidanza - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Mercoledì 04 Settembre 2013 10:37 Stampa
Gravidanza 3Per la prima volta una donna potrà ancora rimanere incinta dopo un intervento eliminazione di cancro alle ovaie: è successo ad una donna di 23 anni aveva subito qualche anno fa l'intervento di asportazione delle ovaie a causa di un cancro, ma il suo tessuto ovarico era stato congelato prima della chemioterapia.
 
Un team di scienziati australiani è riuscito a ottenere la gravidanza dal tessuto ovarico trapiantato nell’addome della ragazza che ha ricevuto il trattamento e ora è incinta di due gemelli (è entrata nella 25esima settimana di gravidanza). 
 
Gemelli pancia

La tecnica usata, è stata messa in pratica dall'Istituto di fecondazione in vitro di Melbourne ed è è stata presentata durante la conferenza della Fertility Society of Australia.
 
La tecnica è stata illustrata da Kate Stern, direttrice del Servizio di preservazione della fertilità dell'Istituto di fecondazione in vitro (Ivf) di Melbourne.
 
I ricercatori del centro avevano prelevato in laparoscopia, conservato e congelato il tessuto ovarico prima che la ragazza iniziasse il trattamento contro il cancro e sette anni dopo gli specialisti dell'ospedale maggiore della città lo hanno innestato nella parete addominale
 
Due ovuli sono cresciuti con successo e sono stati raccolti, fecondati in vitro e inseriti nell'utero della giovane.  Kate Stern ha dichiarato che il tessuto ovarico può sopravvivere e funzionare normalmente fuori del suo ambiente naturale e la procedura offre alle pazienti di cancro la speranza di concepire.
 
L'ospedale maggiore di Melbourne intende ora sviluppare un centro di emergenza per prelevare e conservare campioni di tessuto da donne giovani che soffrono di condizioni come il cancro ovarico, prima che il trattamento le renda infeconde.
 
L'Auto trapianto è una rivoluzione nei trattamenti di fecondità e la procedura offre alle pazienti di cancro la speranza di concepire: il suo stesso tessuto le è stato trapiantato nell'addome ed è stato capace di generare ovociti, che sono poi stati prelevati, fecondati in vitro e re-impiantati nell'utero della paziente.
 
L'ospedale maggiore di Melbourne intende ora sviluppare un centro di emergenza per prelevare e conservare campioni di tessuto da donne giovani che soffrono di condizioni come il cancro ovarico, prima che il trattamento le renda infeconde.
 
La notizia della nuova tecnica è rimbalzata sui media anglosassoni, che la definiscono come potenzialmente rivoluzionaria contro l'infertilità conseguente ai tumori: consente alle donne di conservare campioni di tessuto ovarico e di utilizzarli in un secondo momento, terminate le cure. 
 
Il sistema è stato sperimentato su una ventina di pazienti in tutto il mondo, ma quello australiano è il primo caso di successo in cui il tessuto viene sistemato in una zona diversa del corpo.
 
 

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