Frutta e verdura causano il 72% delle allergie alimentari
Benessere - Alimentazione
Scritto da Letizia Perugia     Lunedì 28 Ottobre 2013 12:49 Stampa
allergie alimentariHa avuto luogo ad Ancona presso la Mole Vanvitelliana, (da giovedì 24 a sabato 26 ottobre), il congresso AAITO, Associazione Allergologi Immunologi Territoriali ed Ospedalieri e alcuni dei temi sono stati: le allergie ambientali, da alimenti, farmaci e punture di insetti, rinite allergica e patologie associate (come l’asma bronchiale).
 
Durante il Congresso sono stati presentati gli aggiornamenti di una ricerca sulle allergie alimentari condotta in 17 Centri, distribuiti in 10 regioni italiane, che ha coinvolto oltre 25 mila pazienti adulti e i risultati hanno evidenziato che frutta e verdura rappresentano le allergie più comuni (72%) seguite da crostacei (13%), pesce (4%), latte (3%), uovo (3%), cereali (2%).
 
Allergie Alimentari

L’AAITO è una Società Scientifica che ha come obbiettivo di contrastare un progressivo declino della Disciplina di Allergologia ed Immunologia Clinica e la eccessiva sovrapposizione con altre branche specialistiche nella gestione della maggioranza dei problemi allergologici.
 
Nei pazienti con allergia ad alimenti di origine vegetale la proteina allergenica più frequentemente responsabile di sensibilizzazioni e di reazioni allergiche, è la LTP  (lipid transfer protein).
 
Questo è un allergene del regno vegetale frequentemente cross-reagente presente nella pesca, albicocca, prugna ma anche noce, nocciola, arachide, mais, riso. 
 
La prevalenza dell’allergia all'LTP aumenta gradualmente con la latitudine, con un marcato aumento nelle regioni meridionali. Le variazioni geografiche emerse da questa indagine rappresentano lo specchio di differenze di esposizione agli allergeni respiratori e di differenti abitudini alimentari. 
 
La Dott.ssa M.Beatrice Bilò, nuovo presidente AAITO, ha spiegato che c’è troppa disinformazione, soprattutto nel campo delle allergie ed intolleranze alimentari. Almeno il 60% dei pazienti hanno praticato cure errate e hanno riscontrato diagnosi diverse da quelle che, da soli, avevano scoperto. 
 
Sono troppe le persone che credono di essere allergiche o intolleranti ad un alimento, e si curano senza aver contattato degli esperti, con una dieta fai da te che potrebbe provocare disturbi reali, soprattutto nei bambini ed anziani. 
 
Il ruolo degli specialisti è essenziale: se si vuole fare economia, è necessario affidarsi a test diagnostici scientificamente validati ed eseguiti da esperti del settore.
 
Durante il Congresso la Federazione delle Società Italiane di Allergologia e Immunologia Clinica ha presentato un importante documento sui vaccini anti-allergici.
 
Tra gli altri argomenti di approfondimento del Congresso, l’intolleranza al glutine, come diagnosticarla e gestirla, gli allergeni “nascosti” e quelli “dietietici”, la sensibilizzazione al nichel: ruolo controverso nelle allergie alimentari,  ruolo degli allergeni ambientali in relazione alle modificazioni climatiche, novità nella gestione dell’asma: dalle nuove Linee Guida GINA alla pratica clinica: come scegliere l’antistaminico giusto.

Approfondimenti: Sito web AAITO
 
 

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