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Fecondazione eterologa, approvata anche per le coppie con malattie genetiche
PMA - Articoli
Scritto da Letizia Perugia     Venerdì 15 Maggio 2015 14:28    Stampa E-mail
gravidanza picCade un'altro divieto della legge 40, la Corte Costituzionale  ha dichiarato illegittimo il divieto di accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita per le coppie fertili portatrici di patologie genetiche e il divieto di accedere alla diagnosi pre-impianto. 
 
Questa decisione dovrà essere ufficializzata dalla sentenza, ma dà un nuovo scossone alla legge 40 sulla fecondazione, norma che è stata via via svuotata e modificata per renderla aderente ai parametri costituzionali.
 
eterologa

Una delle più clamorose e recenti modifiche è stata quella sulla fecondazione eterologa, prima vietata in Italia e poi, circa un anno fa, ammessa, una decisione attesa da tantissime coppie. 
 
Dieci anni di decisioni dei giudici di ogni grado che hanno di fatto smantellato i capisaldi della legge, a partire dal primo: il ricorso alla fecondazione assistita è consentito solo per le coppie infertili, così recitava l’articolo 1.
 
Da oggi coloro i quali desiderano avere un figlio e si trovano nella condizione di essere portatore sano di una malattia genetica potrà accedere alla diagnosi preimpianto degli embrioni. 
 
La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità di questa norma della legge 40 e del divieto di accedere alla diagnosi pre-impianto. 
 
Quest'ultima decisione è stata presa in seguito al ricorso di due coppie che si sono rivolte al Tribunale di Roma perché entrambe erano portatrici di una malattia genetica, ma essendo entrambe fertili non potevano accedere alla fecondazione assistita e alla diagnosi pre-impianto.
 
Sono oltre 10.000 le mutazioni genetiche responsabili di altrettante malattie, trasmissibili da genitori portatori ai propri figli, che è possibile diagnosticare grazie alla diagnosi genetica preimpianto (Preimplantation genetic diagnosis PGD) sull’embrione.
 
In Italia sono oltre duemila l’anno le coppie fertili portatrici di malattie genetiche che non possono accedere all’analisi che permetterebbe loro di avere un figlio sano a causa della legge 40.
 
La stima è stata presentata lo scorso febbraio durante il convegno "The new era of Pgs application" organizzato a Roma dal centro di Pma Genera e Bioroma.
 
 

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