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In Italia un bambino su tre è a rischio povertà
Bambini - Articoli
Scritto da Carmela Pelaia     Mercoledì 27 Febbraio 2013 10:10    Stampa E-mail
Bambini che giocano a girotondoI dati Eurostat parlano chiaro: il 27 per cento in Europa e il 32,3 in Italia degli under 18 sono a rischio povertà e di esclusione sociale. Ma anche le categorie che riguardano le altre fasce d'età sono preoccupanti: nel 2011 erano in questa situazione circa un quarto degli adulti (24%) e il 21% degli anziani (over 65).

L'ente di statistica comunitario inserisce in questa categoria di rischio coloro che si trovino in tre principali situazioni: rischio di povertà, con gravi deprivazioni di beni o, terzo caso, inseriti in un nucleo familiare con una intensità di lavoro bassa.

Bambino dorme sul petto della mamma
E a essere ancora più a rischio sono quei minorenni i cui genitori hanno un basso titolo di studio: in questa categoria quelli a rischio povertà sono la metà (Italia 46,3%), contro il 22% di chi è figlio di genitori diplomati (Italia 22,6%) e il 7% di chi è figlio di laureati (Italia 7,5%). Problematica anche la situazione per i figli degli immigrati (dove almeno uno dei due genitori non è originario del paese di residenza), dove uno su tre (32%) è esposto a condizioni economiche difficili.

I paesi in cui la situazione di bimbi e ragazzi minorenni è più dura sono Bulgaria (52% a rischio povertà), Romania (49%), Lettonia (44%), Ungheria (40%), Irlanda (38%) e Lituania (33,4%), seguita subito dopo dall'Italia. I paesi in cui la situazione degli under 18 è la migliore sono Svezia, Danimarca e Finlandia (rischio povertà al 16%), poi Slovenia (17%), Olanda (18%) e Austria (19%). In Italia 723.000 minorenni vivono in povertà assoluta. Nelle stesse condizioni versano 1.297.000 famiglie, di cui 440.000 con minorenni, il 10,3% delle quali è concentrata nel sud Italia. Lo ha dichiarato Giacomo Guerrera, presidente dell'Unicef Italia.

Approfondimenti: Unicef Italia
 

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