DEVOLVI IL 5XMILLE A MAMME DOMANI. AIUTA I NOSTRI PROGETTI. CF: 09390161009
Home
La questione aborto al Superbowl
Gravidanza - Articoli
Scritto da Alessandra Rebecchi     Mercoledì 03 Febbraio 2010 14:48    Stampa E-mail
b_450_0_0_1___images_stories_loghini_rugby2.jpgIl Superbowl è l'evento di punta di tutto il panorama sportivo statunitense: la finale del campionato di football americano è in rapporto più seguita di quella di Champions League per il popolo italiano.

Durante il prossimo Superbowl andrà in onda una pubblicità fuori dai soliti schemi commerciali: la madre del quarterback Tim Tebow racconterà della sua gravidanza difficile e di come ora il feto che doveva abortire sia diventato una stella nascente dello sport più amato dagli americani.


b_450_0_0_1___images_stories_gravidanza_articoli_tim-tebow-warming-up.jpg

Il quarterback Tim Tebow in azione

I medici infatti le sconsigliavano di portare avanti la gravidanza visto che il bimbo rischiava di nascere handicappato, ma il cuore di mamma ha avuto ragione su tutti gli specialisti e ora il suo bimbo non solo è sano, ma è addirittura un atleta dalle grandi qualità.

Lo spot, intitolato "Celebrate family, celebrate life" (tradotto suonerebbe come "celebra la famiglia, celebra la vita") è stato creato da Focus on the family, una delle maggiori associazioni anti-abortiste e andrà in onda domenica 7 febbraio durante la sfida tra le squadre di Indianapolis e New Orleans.

Visto lo share altissimo il network Cbs chiederà una tariffa stratosferica per ogni spot trasmesso: ogni annuncio infatti verrà a costare ben due milioni e mezzo di dollari, il che corrisponderebbero a circa un milione ottocentomila euro.

Quello che colpisce è proprio il genere totalmente diverso di "prodotto" da pubblicizzare: solitamente si parla di birra, pizza, patatine, automobili e vestiario, ma questa volta il messaggio da vendere è solo la moralità.

Secondo un sondaggio gli anti-abortisti in Nord America sono ben il 51% degli intervistati, e l'età media va in controtendenza rispetto a quello che si può credere: sono infatti soprattutto i giovani tra i 18 e i 29 anni a credere fermamente nel diritto alla vita.

Approfondimenti:
Sito dell'Ansa


 

Ti è piaciuto questo articolo? Effettua il login, Registrati sul portale per commentarlo oppure discutine nel Forum di discussione.


Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno, accetti il servizio e gli stessi cookie. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information