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Alimentazione estiva dei bambini
Bambini - Articoli
Scritto da Tatta Bis     Lunedì 27 Luglio 2015 14:16    Stampa E-mail
BIMBO mangia logoL’alimentazione del bambino costituisce un aspetto fondamentale delle competenze genitoriali nell’accudimento. La Società di Pediatria Preventiva e Sociale sottolinea una volta di più l’importanza di pasti sani ed equilibrati dal punto di vista nutrizionale, anche in estate, quando i ritmi quotidiani della vita del bambino e dei genitori sono diversi e più rilassati. 
 
Nel bambino, come nell’adulto sano, spiega la Dottoressa Elvira Verduci, componente del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) e Ricercatore in Pediatria presso l’Università di Milano, il fabbisogno di nutrienti è definito per la popolazione italiana dai cosiddetti “Livelli di assunzione di riferimento di energia e nutrienti (LARN 2014)” per la popolazione italiana. 
 
Bambina e cibo

Questi sono i livelli che, sulla base delle conoscenze scientifiche attualmente disponibili, si ritengono adeguati a coprire i bisogni nutrizionali di tutte le persone in buon stato di salute e in grado di proteggere la popolazione dal rischio di carenze nutrizionali.  
 
Un primo e fondamentale suggerimento è di suddividere l’apporto calorico giornaliero in 4-5 pasti: colazione + spuntino 20%, pranzo 40%, merenda 10%, cena 30%. 
 
La colazione deve essere ricca (latte/yogurt + cereali quali pane, fette biscottate, biscotti, prodotti confezionati adeguati nutrizionalmente + frutta o marmellata o spremuta d’arancia).
 
Il pranzo (maggior pasto della giornata) e la cena (meno ricca del pranzo) devono saziare ed essere pasti completi (primo secondo in porzioni adeguate per età, frutta e verdura o piatto unico con frutta e verdura).
 
Ogni giorno si dovrebbero assumere 4-5 porzioni tra frutta e verdura di stagione, i metodi di cottura devono essere semplici, al vapore o al forno, come condimento deve essere utilizzato olio d’oliva extravergine, bere molta acqua, condurre una vita attiva riducendo la sedentarietà.  
 
I fuori pasto (spuntino e merenda), soprattutto nei bambini in età scolare, rappresentano complessivamente una quota significativa dell’apporto di energie e di nutrienti e quindi può contribuire in maniera rilevante agli squilibri quantitativi e qualitativi della razione alimentare totale giornaliera.
 
Le merende e i fuori pasto in genere, se scelti con attenzione, concorrono ad equilibrare e si integrano perfettamente con l’alimentazione dei ragazzi e vanno perciò considerati come una parte importante delle abitudini alimentari quotidiane.  
 
Dolci e gelati dovrebbero essere assunti in estate circa due volte a settimana, preferendo gelati alla frutta, chiarisce Giuseppe Di Mauro, Presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale. 
 
Meglio preferire il sorbetto o il ghiacciolo visto che non contengono latte, non rappresentano quindi una fonte in eccesso di lipidi.
 
Una soluzione interessante per i bambini sono i gelati alla frutta che presentano un basso apporto calorico: alcuni tipi di gelato hanno qualità nutrizionali indicate per la merenda dei bambini, per una pausa dalle attività quotidiana o come spuntino per gli sportivi. 
 
Per i lattanti il caldo comporta spesso riduzione dell'appetito e relative ansie familiari, per i bambini in età prescolare e scolare esso si associa a variazione del ritmo del sonno, rifiuto anche maggiore del solito della colazione, ricerca di bevande zuccherate fredde (come risposta all'esigenza dell'acqua), frutta e verdura sempre piuttosto scarsi e un consumo elevato di gelati.
 
Il caldo comporta una riduzione di appetito in tutte le età, quindi anche ai bambini di età inferiore ai 2 anni, la cosa più importante è assumere liquidi quindi se il biberon viene rifiutato potrà essere sostituito con del latte quasi freddo (magari macchiato con un po d'orzo se ha più di 6 mesi) o da un fresco yogurt.
 
Il bambino piccolo ha già dalla nascita dei suoi ritmi di alimentazione e di crescita, quindi se nel periodo estivo rifiuta maggiormente la "pappa" continua a proporgli un pasto completo senza forzarlo. 
 
Tra i 2 e i 4 anni tutti i bambini passano per la cosiddetta "fase dei no", in cui rifiutano anche alimenti a cui erano perfettamente abituati. 
 
Continua a proporre un'alimentazione variata ricca di frutta e verdura, possibilmente presentata in piccole porzioni sistemate in piatti grandi, su tavole ben preparate in cui il colore è abbondante.
 
I bambini più grandi la sera restano svegli fino a tardi e conseguentemente la mattina, svegliandosi più tardi, saltano la colazione: non bisogna abbandonare l'abitudine alla prima colazione e se la mattina il bambino non ha proprio fame può essere sfruttato questo periodo per preparare un bel tavolo imbandito con ad esempio del latte, yogurt, prodotti da forno, marmellata o frutta. 
 
L'unico modo di dissetare il proprio figlio è quello di assumere acqua, a tutte le età, non troppo ricca di minerali come ad esempio il sodio.
 
Un'alimentazione corretta prevede nell'arco di una settimana un consumo di: carne, pesce e legumi almeno 3-4 volte mentre formaggi, affettati e uovo 1-2 volte. 
 
Se il caldo non si attenua è bene ricorrere a cibi freddi magari preparati in "insalatone colorate" ed anche se il consumo di affettati, uovo e formaggi risulterà maggiore, si potrà recuperare in seguito.
 
La piramide alimentare è un modello di corretta distribuzione dei nutrienti nella dieta, anche e soprattutto nel periodo estivo: frutta e verdura sono le fondamenta della piramide alimentare, insieme ai cereali ed ad un’adeguata assunzione di acqua, e vanno consumate ogni giorno e 2-3 volte al giorno. 
 
Meglio scegliere frutta e verdura fresca di stagione che vanno consumate con la buccia, che fornisce fibra, e a pezzi, a morsi perché ciò contribuisce ad aumentare il senso di sazietà. 
 
Ogni giorno è inoltre necessario introdurre una quota di calcio pari a quanto raccomandato per età del bambino, che si ottiene assumendo latte e latticini (latte parzialmente scremato, yogurt naturale con l’aggiunta di frutta fresca, formaggi freschi). 
 
Bisogna evitare l’eccessiva assunzione di bevande gasate zuccherate e preferire l’acqua naturale per un’adeguata idratazione (assunzione adeguata 1600 ml/die 4-6 anni, 1800 ml/die 7-10 anni, 2100 ml/die maschi e 1900 ml/die femmine 11-14 anni). 
 
 

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